Steffi Graf (41)

Informazioni di base:

  • Vero Nome: Stefanie Marie Graf
  • Data di nascita: 14 Giugno 1969
  • Professione: Tennista
  • Luogo di nascita: Bruhl
  • Nazione: Germania
  • Steffi Graf in Rete:

  • Sito Ufficiale: Il sito ufficiale di Steffi Graf
  • Wikipedia: Steffi Graf su Wikipedia
  • Biografia:

    (estratta da Wikipedia)

    Campionessa olimpica
    Stefanie Marie, "Steffi" Graf (Mannheim, 14 giugno 1969) è una ex tennista tedesca, considerata tra le migliori tenniste e atlete della storia.Atleta completa, rapida, potente e veloce, il suo colpo più forte era il celeberrimo dritto, che le valse il soprannome di Fräulein Forehand (miss Dritto) e che le consentì di essere a lungo numero uno della classifica mondiale. E' una delle tre giocatrici capaci di conquistare il Grande Slam (cioè la vittoria nei quattro tornei più importanti nello stesso anno): l'impresa le riuscì nel 1988, anno in cui vinse anche la medaglia d'oro alle Olimpiadi di Seul, motivo per cui fu soprannominato "Golden Slam".
    Residenza:
    Las Vegas, Nevada, USA
    Gioco:
    Destrorsa, rovescio a una mano
    Esordio tra i professionisti:
    1982
    Ritiro:
    1999
    Miglior posizione ranking WTA:
    1
    Titoli di singolo:
    107 WTA
    Guadagni nella carriera:
    $21.895.277
    Bilancio carriera:
    900W – 115L
    Risultati nel Grande Slam
    Australian Open
    W (1988, 1989, 1990, 1994)
    Roland Garros
    W (1987, 1988, 1993, 1995, 1996, 1999)
    Wimbledon
    W (1988, 1989, 1991, 1992, 1993, 1995, 1996)
    US Open
    W (1988, 1989, 1993, 1995, 1996)
    Altri risultati notevoli
    WTA Tour Championships
    W (1987, 1989, 1993, 1995, 1996)
    Olimpiadi
    W (1984, 1988)
    Campionessa del mondo ITF
    W (1987, 1988, 1989, 1990, 1993, 1995, 1996)

    Biografia
    Primi anni
    Steffi conobbe il tennis giovanissima per iniziativa del padre: Peter Graf. Peter era un venditore di assicurazioni ma nel tempo libero era anche un insegnante di tennis che iniziò ad allenare la figlia quando questa aveva solo tre anni. Già l'anno successivo il padre la portava con se nei campi per farla giocare con altri bambini e all'età di 5 anni prese parte ai suoi primi tornei. La piccola rivela un grande talento e nel 1982 diventa campionessa europea Under 18 ad appena 13 anni.
    Lo stesso anno debutta nel circuito dei professionisti nel torneo di Stoccarda, ma il sorteggio è sfortunato perché le tocca al primo turno Tracy Austin, due volte vincitrice dell'US Open ed ex numero uno del mondo. La Austin vince nettamente 6-4, 6-0 e non usa buone parole per definire la giovane promessa tedesca: "In America ci sono centinaia di giocatrici come lei". Le due giocatrici si incontreranno di nuovo 12 anni dopo nel 2° turno del torneo di Indian Wells: la tedesca si impose con un doppio 6-0, dichiarando in conferenza stampa di non essersi affatto dimenticata di quelle parole poco lusinghiere nei suoi confronti.
    Nel 1983 prende parte alla sua prima stagione intera da professionsta e a poco più di 13 anni e mezzo viene inserita per la prima volta nella classifica WTA entrando al numero 124. Il suo gioco migliora con l'età e riesce a piazzarsi sempre meglio nei tornei, senza però riuscire ancora ad imporsi. Nel frattempo comunque scala senza sosta la classifica mondiale (98° nel 1983, 22° nel 1984 e 6° nel 1985). Nel 1984 riesce anche a raggiungere gli ottavi a Wimbledon, fermata dalla quotata Jo Durie solo 9-7 al 3° set. Sempre nel 1984 partecipa per la Germania Ovest ai giochi olimpici di Los Angeles in cui il tennis è stato riammesso come disciplina dimostrativa (senza medaglie in palio e senza grandi nomi in campo): nonostante i suoi 15 anni riesce a vincere il torneo battendo in finale la jugoslava Sabina Goles 1-6 6-3 6-4.
    Il calendario della giovane Steffi è controllato scrupolosamente dal padre che limita gli impegni per impedire all'atleta di bruciare troppo presto il fisico immaturo e impreparato all'agonismo. Nel 1985 partecipa a 13 tornei, giungendo 3 volte in finale e in semifinale agli US Open, fermata da Martina Navratilova. In questi anni Steffi conduce uno stile di vita molto rigido e concentrato sugli allenamenti, questo limiterà molto le amicizie e i rapporti sociali della giovane ragazza, ma accrescerà enormemente il suo già vistoso talento.
    Tra la fine del 1985 e l'inizio del 1986 la Graf sembra una delle maggiori candidate a fare da terzo incomodo nella eterna battaglia tra Martina Navratilova e Chris Evert, ma non riesce ancora a spuntarla con nessuna delle due (perde sei volte con la Evert e tre con la Navratilova). Il 13 aprile 1986 Steffi vince finalmente il suo primo titolo battendo la Evert 6-4 7-5 nella finale del torneo di Hilton Head. Da quel momento inizia un'escalation inarrestabile che la porterà a vincere altri 3 tornei, tra cui quello "casalingo" di Berlino dove in finale sconfigge per la prima volta anche la Navratilova (6-2 6-3 il punteggio). All'Open di Francia di presenta un po' debilitata a causa di un virus intestinale: uscirà nei quarti contro Hana Mandlikova e salterà poi Wimbledon. Durante la convalescenza si rompe un dito del piede, ma recupera prontamente tanto da vincere un torneo durante l'estate. La Navratilova la fermerà di nuovo in semifinale all'US Open: viene sconfitta 6-1 6-7 7-6 dopo aver avuto due match-point. Dopo aver vinto altre 3 tornei (portando il bottino stagionale a 8) verrà ancora battuta dalla Navratilova nella finale del Virginia Slims Championships (Il futuro WTA Tour Championships).
    Primi Slam
    Steffi cominciò il 1987 alla grande vincendo sei tornei prima di presentarsi all'Open di Francia, tra cui il prestigioso torneo di Key Biscayne (Florida) battendo le rivali Navratilova in semifinale ed Evert in finale (in tutto il torneo perse solo 20 games) e gli Internazionali d'Italia battendo in finale 6-0 al 3° set la grande beniamina di casa, Gabriela Sabatini (ci vorranno 9 anni per rivedere la tedesca in azione a Roma). A Parigi arrivò in finale dopo aver sconfitto in tre set la Sabatini in una grande partita. Il 6 giugno 1987 riuscì finalmente a vincere il suo primo Slam proprio contro la Navratilova (all'epoca N.1 del mondo) con il punteggio di 6–4 4–6 8–6.
    Martina si prese la rivincita un mese dopo: il 5 luglio nella finale di Wimbledon, Steffi venne sconfitta 7-5 6-3 ponendo fine ad una imbattibilità di 45 incontri che durava fin dall'inizio della stagione. Durante l'estate Steffi Graf insieme a Claudia Kohde-Kilsch porterà alla Germania Ovest la prima Fed Cup della sua storia, dopo aver sconfitto nella finale di Vancouver (fino al 1994 questa competizione si svolse in una settimana in sede unica) gli Stati Uniti di Chris Evert e Pam Shriver per 2-1, dopo che nel doppio decisivo le due tedesche si sono trovate sotto per 6-1 4-0 (1-6 7-5 6-4 il risultato finale). La seconda (e ultima) sconfitta stagionale della Graf arrivò nella finale dell'US Open ancora dalla Navratilova 7-6 6-1. In conclusione di stagione arrivò la prima vittoria al Virginia Slims Championships, battendo in finale la Sabatini per 4-6 6-4 6-0 6-4 (la finale di questo torneo si giocò al meglio dei 5 set fino al 1998). Grazie al suo ruolino di marcia stagionale di 74 vittorie e 2 sconfitte con 11 titoli conquistati Steffi Graf divenne a fine anno la nuova N.1 del mondo togliendo il primato alla Navratilova. Martina infatti pur avendo vinto le sfide più importanti conquistò solo 4 tornei in quell'anno non riuscendo a totalizzare abbastanza punti per rimanere in testa alla classifica.
    1988: "Golden Slam"
    Graf cominciò il 1988 (l'anno migliore della sua carriera) con la brillante vittoria agli Australian Open, battendo Chris Evert in finale con il punteggio di 6–1 7–6. Steffi Graf non perse nessun set in tutto il torneo e complessivamente perse solo 29 games.
    Dopo il successo in Australia Steffi subì le prime sconfitte dalla Sabatini a Boca Raton e Amelia Island, ma vinse comunque a San Antonio e mantenne il titolo conquistato l'anno prima a Key Biscayne ancora contro la Evert in finale. Vinse anche a Berlino perdendo solo 12 games nelle 5 partite del torneo.
    All'Open di Francia Steffi non trovò grossi ostacoli sulla sua strada, anche perché la sua principale rivale, Martina Navratilova, si presentò fuori forma e venne eliminata al quarto turno da Natalia Zvereva. Steffi affrontò proprio la Zvereva in finale infliggendole una dura umiliazione: un doppio 6-0 in appena 32 minuti (la finale più corta della storia del tennis) con appena 13 punti persi. Lasciò in tutto il torneo solo 20 games, 9 dei quali glieli strappò la Sabatini in semifinale (6-3 7-6 il punteggio).
    Wimbledon era in quegli anni il regno incontrastato della Navratilova: la tennista ceca naturalizzata americana vi aveva già vinto 8 titoli, e aveva dominato le ultime 6 edizioni (l'ultima battendo proprio Steffi in finale). La finale fu proprio Graf-Navratilova e la tedesca mise fine al dominio dell'americana con il punteggio di 5-7 6-2 6-1 conquistando il terzo slam stagionale e il quarto della sua carriera. In quella edizione vinse anche il suo unico slam in doppio femminile, in coppia con l'amica-rivale Gabriela Sabatini battendo in finale per 12-10 al 3° set la coppia sovietica formata da Larisa Savchenko-Neiland e da Natalia Zvereva.
    Steffi vinse anche ad Amburgo e Mahwah prima di presentarsi all'US Open, dove piegò in finale Gabriela Sabatini in tre set, realizzando il Grande Slam in un solo anno. Tale impresa è riuscita finora solo ad altre due donne (Maureen Connolly-Brinker nel 1953 e Margaret Smith Court nel 1970) e ad altri due uomini (Don Budge nel 1938 e Rod Laver nel 1962 e nel 1969)
    Alle Olimpiadi di Seul 1988, per la prima volta dal 1924, il tennis assegnò medaglie dopo l'edizione dimostrativa del 1984 (in cui vinse proprio la giovanissima Graf). Steffi si confermò battendo 6-3 6-3 ancora la Sabatini realizzando (unica nella storia del tennis maschile e femminile) il "Golden Slam", ovvero vincere i 4 titoli dello Slam più l'oro olimpico. In quella stessa olimpiade Steffi vinse anche il bronzo nel doppio femminile per la Germania Ovest insieme a Claudia Kohde-Kilsch.
    Alla fine della stagione subì la terza sconfitta stagionale contro Pam Shriver in semifinale al Virginia Slims Championships, interrompendo una striscia vincente di 47 incontri. Concluse comunque al primo posto incontrastato del ranking mondiale con un bottino totale di 10 tornei (11 con l'oro olimpico).
    Quell'anno vinse il premio BBC Overseas Sports Personality of the Year.
    Gli anni del primo dominio
    Ad inizio stagione molti si domandavano se la Graf sarebbe stata in grado di ripetere l'exploit dell'anno precedente. La sua vittoria netta contro Helena Sukova in finale all'Australian Open portò a 5 i successi consecutivi nello Slam. In quell'edizione sconfisse nettamente Gabriela Sabatini 6-3 6-0 in semifinale e Ted Tinling commentò la partita dicendo "Credo sia il miglior tennis che io abbia mai visto".
    Steffi continuò a vincere senza sosta, 4 tornei consecutivi andarono a finire nel suo palmares (Washington, San Antonio, Boca Raton e Hilton Head). A Boca Raton incontrò per l'ultima volta in una finale Chris Evert che si ritirò quell'anno dall'agonismo: Steffi vinse 4–6 6–2 6–3, ma la Evert fu capace di strappare l'unico set alla tedesca di tutto il torneo.
    Nella finale di Amelia Island Steffi perse la sua prima partita della stagione contro la Sabatini, ma si rifece vincendo agevolmente ad Amburgo (contro Jana Novotna) e a Berlino (contro la Sabatini)
    La striscia di vittorie nei tornei dello Slam di Steffi si interruppe all'Open di Francia. Dopo aver perso appena 13 giochi fino ai quarti di finale, Steffi fu trascinata al 3°set in semifinale da una 15enne jugoslava che incontrerà spesso negli anni successivi: Monica Seles. In finale la Graf si fece sorprendere da un altro fenomenale talento in ascesa: la 17enne spagnola Arantxa Sanchez Vicario che vinse il titolo con il punteggio di 7-6 3-6 7-5. Nell'ultimo set Steffi servì per il match sul 5-3, ma non fu in grado di chiudere.
    Steffi dimostrò di essere ancora la numero uno a Wimbledon, battendo nella finale l'eterna Navratilova in tre set 6–2 6–7 6–1. Sulla strada per il titolo sconfisse tutte le sue rivali: Seles negli ottavi, Sanchez Vicario nei quarti di finale ed Evert in semifinale.
    Steffi arrivò agli US Open dopo aver vinto agevolmente due tornei meno impegnativi a San Diego e Mahwah. Nella semifinale la Graf si impose sulla Sabatini in tre set e nella finale affrontò ancora la Navratilova. Martina vinse il primo set per 6-3 e conduceva 4-2 nel secondo, ma Steffi rimontò in modo spettacolare vincendo il secondo set per 7-5 e il terzo per 6-1, conquistando così il suo terzo Slam stagionale ed ottavo in carriera.
    Steffi vinse a Zurigo e Brighton prima di arrivare al Virginia Slims Championships, dove vinse battendo ancora la Navratilova in finale (6–4 7–5 2–6 6–2 il punteggio).
    Steffi completò l'anno al primo posto del ranking mondiale (mai ceduto in tutta la stagione) con uno score di 86 vittorie e 2 sconfitte.
    Nel 1990 Steffi debuttò vincendo l'Australian Open battendo in finale Mary Joe Fernandez, dopo aver rischiato molto in semifinale contro Helena Sukova, battuta solo 6-4 al 3°. Steffi continuò la serie vincente a Tokyo, ma poi si fermò due mesi per infortunio, lasciando così spazio all'ascesa di Monica Seles. Tornò in aprile vincendo ad Amelia Island e Amburgo (sempre contro la Sanchez Vicario), ma a Berlino proprio Monica Seles (che nel frattempo aveva vinto 24 match senza perdere un set in altri tornei) interruppe la serie di 66 vittorie consecutive di Steffi, che durava dalla finale di Parigi persa l'anno prima (seconda striscia di sempre del WTA, dopo quella della Navratilova che vinse 74 incontri consecutivi tra il 1983 e il 1984).
    In questo periodo i tabloid tedeschi insistettero molto su una relazione tra il padre (e manager) di Steffi e una modella di playboy di nome Nicole Meissner che in seguito ebbe anche un figlio. In questo periodo Steffi fu molto turbata dalle insistenti domande dei giornalisti sul padre e in una occasione scoppiò anche a piangere.
    In queste condizioni morali Steffi Graf perse 7–6 6–4 contro Monica Seles nella finale dell'Open di Francia (dopo aver condotto 6-2 nel tie-break del 1° set). A Wimbledon, tra lo sconcerto generale, fu eliminata in semifinale da Zina Garrison. Le vittorie nel Canada Masters e l'Acura Classic di San Diego durante l'estate sembrarono segnare la sua ripresa, ma fu sconfitta finale all'US Open da Gabriela Sabatini. Dopo altre quattro vittorie nei tornei indoor autunnali (Lipsia, Zurigo, Brighton e New England) fu di nuovo battuta dalla Sabatini in semifinale al Virginia Slims Championships. Nonostante gli insuccessi nei tornei maggiori terminò comunque l'anno in testa alla classifica, potendo contare su un bottino totale di 10 tornei contro i 9 della Seles, diventata intanto N.2 del mondo.
    La supremazia di Monica Seles
    Nel 1991 Steffi Graf fu alle prese con alcuni problemi fisici, problemi personali e cali di forma e non fu in grado di ostacolare l'affermazione di Monica Seles come nuova dominatrice mondiale.
    Agli Australian Open Steffi venne eliminata ai quarti di finale da Jana Novotna: per la prima volta dall'Open di Francia 1986 non riuscì a raggiungere le semifinali in uno Slam. Il torneo venne vinto dalla Seles che in marzo mise fine alle 186 settimane consecutive di permanenza al vertice della classifica mondiale di Steffi Graf.
    Nei tre tornei successivi Steffi perse sempre contro la Sabatini, poi vinse a San Antonio battendo proprio Monica Seles in finale, ma ad Amelia Island perse ancora contro la Sabatini. Trovò parziale riscossa nei tornei casalinghi di Amburgo e Berlino, battendo in finale la Seles e la Sanchez. All'Open di Francia patì una durissima e bruciante eliminazione in semifinale ad opera della Sanchez Vicario, perdendo tra l'altro il 1° set per 6-0, cosa che non le accadeva dal 1984. Anche questa prova del Grande Slam venne vinta dalla Seles.
    A Wimbledon, con la Seles assente per infortunio, Steffi vinse il suo terzo titolo battendo la Sabatini in una finale combattutissima (8-6 al 3° set) e riuscì a riconquistare per un breve periodo la vetta della classifica mondiale che perse in seguito alla sconfitta contro l'intramontabile Navratilova nella semifinale degli US Open. In seguito la Navratilova venne sconfitta in finale dalla Seles che vinse il suo terzo Slam stagionale. Dopo aver di nuovo trionfato in tre tornei indoor in autunno (Lipsia, Zurigo e Brighton) fu battuta da Jana Novotna nei quarti del Virginia Slims Championships, lasciando di nuovo spazio alla vittoria di Monica Seles.
    Il 1992 iniziò particolarmente male per Steffi: un infortunio le impedì di partecipare agli Australian Open (vinti ancora dalla Seles), poi ebbe un periodo di assestamento tecnico dovuto al cambio di allenatore (da Pavel Slozil passò ad Heinz Gunthardt); ciò non le permise di esprimere il suo tennis migliore. L'unica vittoria la ottenne a Boca Raton, in cui comunque faticò più del previsto per avere ragione delle avversarie, mentre fu sconfitta due volte dalla Sabatini e una dalla Novotna negli altri tornei.
    Si riprese in patria vincendo ad Amburgo e a Berlino, battendo in finale Arantxa Sanchez Vicario in entrambe le occasioni. Le due si ritrovarono contro in semifinale al Roland Garros: come l'anno prima la Sanchez si aggiudicò il primo set per 6-0, ma questa volta la tedesca fu in grado di reagire e raggiunse la finale contro Monica Seles. La partita fu memorabile: Monica vinse 6-2 3-6 10-8 dopo 5 match-points annullati da Steffi. Nonostante la sconfitta Steffi diede a tutti l'impressione di essere tornata ai suoi livelli e infatti si riprese la rivincita a Wimbledon. Dopo aver faticato fino al 3° set per eliminare le meno quotate Marianne De Swardt e Patty Fendick, sconfisse con grande autorità la Zvereva nei quarti, la Sabatini in semifinale e soprattutto la Seles in finale con un netto 6-2 6-1 in meno di un'ora. Con la squadra della Germania unita Steffi vinse la Fed Cup battendo in finale la Spagna.
    Quando ormai Steffi sembrava di nuovo sulla scìa di Monica Seles, subì due inaspettate sconfitte: contro Jennifer Capriati nella finale delle Olimpiadi di Barcellona e nei quarti degli US Open contro la Sanchez Vicario (battuta poi in finale dalla Seles).
    Dominò ancora la stagione indoor (4 tornei vinti), ma fu eliminata al primo turno al Virginia Slims Championships da Lori McNeil.
    Nel 1993 Steffi arrivò in finale agli Australian Open venendo sconfitta in tre set dalla Seles che ad appena 19 anni vinse il suo ottavo titolo nel Grande Slam, consolidando ancora il suo primato in classifica. Il rendimento della tedesca rimase altalenante: vinse a Boca Raton e Hilton Head (sempre contro la Sanchez), ma subì le sconfitte della Navratilova (in semifinale a Tokyo) e perse la finale di Miami contro la Sanchez. In quel periodo la Seles rimase fuori per infortunio e rientrò nel torneo di Amburgo, dove il pubblico sperava nel ripetersi della sfida tra le due campionesse.
    Purtroppo la rivalità tra le due tenniste più forti del momento finì proprio ad Amburgo il 30 aprile 1993 e non per questioni sportive: un uomo di 38 anni di nome Günter Parche, ammiratore (fino all'ossessione) della Graf accoltellò alla schiena Monica Seles, "rea" di aver rubato la scena tennistica mondiale a Steffi, durante la partita dei quarti tra la jugoslava e Magdalena Maleeva. La ferita fu abbastanza superficiale, ma lo spavento e la cicatrice emozionale furono tali da tenere Monica lontano dal tennis giocato per 28 mesi, consentendo alla Graf di ritornare agevolmente al N.1 della classifica mondiale.
    Il secondo dominio
    Con la Evert che si era ritirata nel 1989, la 36enne Navratilova oramai in fase calante e la Sabatini che non giocava più il suo tennis migliore, Steffi Graf aveva come unico ostacolo degno di nota la spagnola Sanchez Vicario. Proprio la spagnola battè Steffi nella finale del torneo di Amburgo, ma poi non riuscì più ad impensierirla nel corso del 1993.
    La Graf tornò alla vittoria al Roland Garros dopo 5 anni battendo in finale Mary Joe Fernandez, sconfitta 4-6 6-2 6-4. Questa vittoria le consentì di ritornare in vetta alla classifica WTA. Si riconfermò a Wimbledon dopo una rocambolesca finale in cui la sua avversaria, la talentuosa e discontinua Jana Novotna, fu in vantaggio 4-1 e servizio nel 3°, prima di gettare tutto all'aria con una serie di errori incredibili (7-6 1-6 6-4 il punteggio finale). Quella partita passò alla storia anche per le lacrime che la ceca versò sulla spalla della Duchessa di Kent durante la premiazione.
    In estate subì un'inaspettata sconfitta contro l'australiana Nicole Provis-Bradtke nel 1° turno di Fed Cup che quell'anno si giocava proprio in Germania, ma poi Steffi si riprese prontamente vincendo a San Diego e al Canadian Open e consolidò la sua leadership con la vittoria agli US Open dove sconfisse in finale Helena Sukova 6-3 6-3. Durante la stagione autunnale vinse di nuovo a Lipsia, ma fu battuta in finale a Philadelphia dalla spagnola Conchita Martinez. Al Virgina Slims Championship tornò al successo dopo 4 stagioni, battendo Arantxa Sanchez Vicario 6-1 6-4 3-6 6-1.
    Steffi Graf iniziò il 1994 nel migliore dei modì: vinse i 5 tornei a cui prese parte cedendo in tutto un set nella finale di Miami contro Natalia Zvereva (che nel frattempo aveva cambiato il suo nome in Natasha). Il primo di questa serie fu l'Australian Open, dove sconfisse in finale con un perentorio 6-0 6-2 Arantxa Sanchez Vicario.
    Proprio la spagnola fermò la striscia vincente di Steffi (36 vittorie consecutive) nella finale di Amburgo dopo una partita combattutissima, terminata 4-6 7-6 7-6. La tedesca riprese subito vincendo a Berlino, ma nella semifinale dell'Open di Francia l'astro nascente di casa Mary Pierce le inflisse un pesante 6-2 6-2 e a Wimbledon Lori McNeil la eliminò al 1° turno: in una prova del Grande Slam non le accadeva dagli US Open del 1984. Durante l'estate duellò a lungo con la Sanchez, vincendo a San Diego, ma venendo battuta dalla spagnola in finale al Canadian Open e soprattutto agli US Open (1-6 7-6 6-4 il puntaggio). Saltò tutto il resto della stagione per un infortunio alla schiena fino al Virginia Slims Championships in cui perse nei quarti ancora contro la Pierce.
    I postumi dell'infortunio le impedirono di partecipare agli Australian Open nel 1995: ciò consenti alla Sanchez di soffiarle il primato in classifica, anche se fu battuta in finale a Melbourne da Mary Pierce. Tornò in campo a febbraio nel torneo indoor di Parigi e fu di nuovo inarrestabile: vinse tutti e 6 i tornei a cui prese parte (i primi 4 senza perdere un set). Dopo la vittoria di Miami tornò in vetta alla classfica. Al Roland Garros fu portata al 3° dalle sue rivali spagnole Martinez e Sanchez, battute rispettivamente 6-3 6-7 6-3 in semifinale e 7-5 4-6 6-0 in finale. A Wimbledon fu ancora la Novotna a metterla in difficoltà: in semifinale la ceca si trovò sopra di un set e un break prima di cedere al 3°. Nella finale contro la Sanchez venne scritta un'altra pagina indimenticabile del tennis femminile: sul 5 pari al 3° le due giocatrici diedero vita a un gioco terminato dopo ben 32 punti, in cui la spagnola sprecò 8 palle per il 6-5 e la tedesca 5 palle break. Alla sesta occasione Steffi strappò il servizio alla Sanchez e vinse il suo sesto titolo ai Championships (4-6 6-1 7-5 il punteggio).
    Durante l'estate due eventi minarono seriamente il domnio di Steffi. Il primo vide la magistratura tributaria tedesca che la mise sotto inchiesta per evasione fiscale avvenuta nei primi anni della sua carriera. Tuttavia Steffi in quegli anni era minorenne e tutti i suoi guadagni venivano amministrati dal padre: pertanto Steffi uscì a testa alta da questo processo mentre il padre venne condannato a 45 mesi di detenzione (venne poi rilasciato dopo 25 mesi). L'altro, più prettamente tennistico, fu il ritorno all'attività di Monica Seles, precisamente al Canadian Open. Quel torneo fu vinto in maniera quasi disarmante dalla ex-jugoslava, nel frattempo diventata cittadina americana. In quel torneo Steffi fu subito sconfitta da Amanda Coetzer e sembrò a tutti che la presenza della Seles (sommata anche alle vicissitudini familiari) potessero far riemergere in Steffi antichi fantasmi. Sotto questi auspici i successivi US Open divennero un evento che andava al di là del fatto tennistico: le due campionesse si ritrovarono in finale, in quello che fu definito il "match del secolo" al pari di quello che nel 1926 vide di fronte a Cannes Suzanne Lenglen ed Helen Wills Moody. La tedesca s'impose 7-6 0-6 6-3, scacciando così molte delle sue paure. Durante l'autunno Steffi rimase a lungo distante dalla scena, anche a causa di ciò che stava accadendo a suo padre e tornò a Brighton dove fu subito battuta da Mariaan De Swardt, ma si riprese prontamente vincendo a Filadelfia e al Chase Championships (nuovo nome del Virginia Slims Championships) battendo in finale la connazionale Anke Huber 6-1 2-6 6-1 4-6 6-3.
    Non partecipò agli Australian Open neanche nel 1996. Il torneo fu vinto dalla Seles, ma non fu lei la principale rivale della tedesca nel corso della stagione. Steffi iniziò la stagione a marzo vincendo a Indian Wells e Miami (in finale rispettivamente contro Conchita Martinez e Chanda Rubin). Subì la prime sconfitte in Fed Cup dalla giapponese Kimiko Date e a Roma dove fu battuta ai quarti dalla 15enne svizzera Martina Hingis, nuovo talento del tennis mondiale. Si riprese vincendo a Berlino e al Roland Garros riconquistò il titolo sconfiggendo dopo una dura battaglia Arantxa Sanchez Vicario (6-3 6-7 10-8 il punteggio). A Wimbledon fu messa in seria difficoltà in semifinale da Kimiko Date, che la portò al 3° set prima che il giudice di sedia decretò la sospensione per oscurità quando la tedesca sembrava ormai in balia della giocatrice giapponese. Steffi concluse vittoriosamente quel match e poi sconfisse in finale con minori difficoltà la Sanchez (6-3 7-5). Durante l'estate non partecipò per infortunio al ginocchio alle Olimpiadi di Atlanta e subì la sconfitta in semifinale a Los Angeles da un'altra giocatrice in ascesa, l'americana Lindsay Davenport (fresca medaglia d'oro olimpica). Tuttavia riuscì lo stesso ad imporsi agli US Open senza perdere un set battendo in finale Monica Seles (7-5 6-4). A causa di alcuni infortuni si ritirò dai tornei di Lipsia e Filadelfia, ma riuscì a riprendersi in tempo per vincere per la quinta volta il Chase Championships battendo la Hingis 6-3 4-6 6-0 4-6 6-0 (fu l'ultimo match durato 5 set nella storia del tennis femminile).
    Gli ultimi anni
    Il 1997 fu un anno particolarmente difficile per Steffi perché dovette passare quasi tutta la stagione in infermeria per via di continui fastidi. Agli Australian Open fu battuta agli ottavi da Amanda Coetzer, lasciando così spazio all'affermazione di Martina Hingis nel frattempo salita al N.2 della classifica. Nel successivo torneo di Tokyo le due si sarebbero dovuto incontrare in finale, ma a causa di un serio infortunio della tedesca quel match non si giocò. Steffi rimase fuori 3 mesi e il 31 marzo la Hingis le rubò il primato in classfica dopo 94 settimane consecutive al vertice (di cui 65 in "comproprietà" con Monica Seles) e 377 totali; Steffi non riuscirà mai più a riprendersi la testa del ranking mondiale. Rientrata a Berlino verrà battuta ancora da Amanda Coetzer ai quarti, per 6-0 6-1 (peggior sconfitta mai subita dalla tedesca), ma riuscirà ad imporsi contro la sudafricana in semifinale a Strasburgo per poi vincere contro Mirjana Lucic in finale (unico successo per Steffi nel 1997). Ancora la Coetzer la fermerà nei quarti di finale a Parigi e il persistere dei problemi al ginocchio la terrano fuori dai campi per il resto della stagione.
    Steffi tornò all'attività nel febbraio del 1998 ai tornei di Hannover e Indian Wells senza entusiasmare e si fermò di nuovo fino a giugno quando ormai era uscita dalla classifica WTA a causa nell'esiguo numero di tornei disputati. Fece poca strada a Wimbledon (terzo turno con la Zvereva) e all'US Open (quarto turno con Patty Schnyder), tuttavia la sua forma andava crescendo come dimostrarono le vittorie di New Haven, Lipsia e Filadelfia, tornei nei quali sconfisse le nuove regine del tennis mondiale: Martina Hingis e Lindsay Davenport. Ai Chase Championships perse in semifinale proprio contro la Hingis, ma riuscendo comunque a consludere l'anno di nuovo nelle prime 10 della classifica.
    Nel 1999 (sua ultima stagione agonistica), arrivò ai quarti di finale dell'Australian Open, dove fu fermata da Monica Seles e negli altri tornei raggiunse la finale solo a Indian Wells, dove Serena Williams la sconfisse 6-3 3-6 7-5. Indimenticabile fu però il suo ultimo Open di Francia: sconfisse nei quarti la N°2 del mondo Lindsay Davenport 6-1 6-7 6-3, rimontò Monica Seles (N°3) in semifinale (6-7 6-3 6-4) e in una finale rocambolesca e dai risvolti quasi drammatici sconfisse la N°1 Martina Hingis 4-6 7-5 6-2, dopo essere stata sotto 1-3 e 4-5 servizio Hingis nel 2° set. A Wimbledon prese parte al suo ultimo Slam arrivando in finale, dopo aver battuto dopo due match spettacolari Venus Williams nei quarti e Mirjana Lucic in semifinale. Nel match decisivo fu però sconfitta da Lindsay Davenport per 6-4 7-5.
    Nell'agosto del 1999, dopo essersi ritirata contro Amy Frazier nel 2° turno del torneo di San Diego, Steffi annuncia improvvisamente il suo ritiro dalle scene nonostante i recenti successi e l'età non avanzatissima (30 anni). Al momento del ritiro era ancora posizionata al N.3 del ranking mondiale.
    In seguito all'annuncio di ritirarsi dichiarerà:
    Totale in carriera
    In tutta la sua carriera Steffi Graf ha vinto 107 titoli nel singolo e 11 nel doppio. I suoi 22 titoli (singoli) in tornei del Grande Slam sono secondi solo ai 24 vinti da Margaret Court. Steffi ha vinto 7 titoli singolari a Wimbledon, 6 all'Open di Francia, 5 all'US Open e 4 agli Australian Open.
    E' l'unica persona al mondo ad aver vinto almeno 4 volte tutte le 4 prove dello Slam, è l'unica ad avere 13 titoli nell'accoppiata Open di Francia-Wimbledon.
    Complessivamente ha partecipato a 56 titoli dello Slam con uno score di 282 vittorie e 34 sconfitte (89% di successi) così distribuite:
    87-10 Open di Francia
    75-08 Wimbledon
    73-10 US Open
    47-06 Australian Open.
    Ha vinto 5 volte il WTA Tour Championships, seconda prestazione di sempre dopo gli 8 successi della rivale Martina Navratilova.
    Il bilancio complessivo di tutta la sua carriera parla di 900 vittorie contro 115 sconfitte (88,7%).
    Complessivamente ha guadagnato 21.895.277 $ in premi stabilendo un record rimasto imbattuto fino al gennaio 2008 (superato dalla Davenport).
    E' stata N.1 del mondo per un totale di 377 settimane (record assoluto sia femminile che maschile), di cui 186 consecutive (da agosto 1987 a marzo 1991) che costituiscono un record nel mondo del tennis femminile. Oltre al record di permanenza in vetta va segnalato che in questa classifica detiene anche la quarta, la settima e l'undicesima posizione; rispettivamente con 94, 87 e 64 settimane consecutive di permanenza al vertice. Va segnalato che nei periodi 15 agosto 1995 – 3 novembre 1996 e 18 novembre 1996 – 24 novembre 1996 divise il trono di N.1 del mondo alla pari con Monica Seles.
    Scontri diretti con le rivali
    Durante la sua carriera Steffi Graf ha avuto diverse rivali storiche, le prime due furono sicuramente Chris Evert e Martina Navratilova, poi si aggiunsero Gabriela Sabatini, Arantxa Sanchez Vicario e Monica Seles.

    Chris Evert


    In totale Graf e Evert si sono affrontate in 14 occasioni e la differenza d'età tra le due campionesse (15 anni) ha inciso sui risultati dei loro matches: l'americana vinse le prime sei sfide mentre la tedesca le successive 7 più una per walk-over. In totale Steffi ha un saldo positivo di 8-6.

    Martina Navratilova


    Steffi Graf e Martina Navratilova si sono affrontate 18 volte in tornei ufficiali. Il bilancio è di perfetta parità: 9-9. Va segnalato che la Navratilova non è mai riuscita a battere la Graf sul campo di terra (2 incontri) mentre la tedesca può vantarsi di aver sconfitto la rivale almeno una volta per ogni superficie di gioco. In questa rivalità ha inciso meno la differenza d'età (comunque di quasi 13 anni), considerando in particolare l'andamento più altalenante dei risultati dei loro matches.

    Gabriela Sabatini


    A differenza della due precedenti rivali, la Sabatini è quasi coetanea della Graf, questo comporta che le due hanno vissuto la loro carriera in contemporanea aumentando il numero delle sfide rispetto alla Evert e alla Navratilova. Le due si sono affrontate 40 volte. Il bilancio è nettamente a favore di Steffi: 29-11. Le vittorie dell'argentina si collocano tutte tra il 1988 e il 1992, anni in cui anche la Sabatini giocò un ruolo primario nelle vicende tennistiche femminili. In quegli anni il bilancio è di perfetta parità (11 vittorie per parte), con qualche particolarità: nei match giocati nei tornei principali (Grande Slam e WTA tour championships) la tedesca conduce ancora 7-2, mentre negli incontri giocati solo in Florida il bilancio diventa di addirittura di 8-0 per la Sabatini.

    Monica Seles


    Le due rivali si sono incontrate 15 volte con un bilancio complessivo di 10-5 per la tedesca. 10 di queste sfide avvennero prima del ritiro momentaneo dell'atleta slava e hanno un bilancio di 6-4 per la tedesca. Altre 5 sfide sono state disputate dopo il ritorno della Seles, anche qui conduce Steffi 4-1. Se si guarda solo il periodo 1990-1993 (il periodo migliore bruscamente interrotto della Seles), l'atleta tedesca è sotto 3-4.

    Arantxa Sanchez Vicario


    Graf e Sanchez Vicario hanno giocato 36 partite, il bilancio è nettamente a favore della Graf: 28-8. Steffi ha giocato contro la spagnola il maggior numero di finali nelle prove del Grande Slam: 7, con un bilnacio di 5-2 per la tedesca.
    Vita privata
    Quando Steffi era sottoposta al regime paterno non ebbe molte occasioni di incontrare persone e di costituire delle solide amicizie. Dal 1995, anno in cui il padre fu coinvolto e imprigionato per evasione fiscale sui guadagni della figlia, Steffi ha intrapreso delle relazioni sociali come non aveva mai fatto in tutta la sua vita. Dopo il ritiro conobbe il grande campione Andre Agassi con cui intrecciò una relazione, i due si sono sposati il 22 ottobre 2001 e quattro giorni dopo Steffi ha dato alla luce il loro primo figlio (prematuro di sei settimane) a cui è stato dato nome Jaden Gil (in onore dell'allenatore e grande amico di Agassi, Gil Reyes). I due hanno avuto una seconda figlia il 3 ottobre 2003, una femmina a cui hanno dato nome Jaz Elle.
    Finali del Grande Slam singolare (31)
    La veloce tennista tedesca è arrivata ben 31 volte in finale di un torneo del Grande Slam. Di queste, 22 volte è uscita vincitrice, mentre in 9 occasioni è stata sconfitta.
    Vinte (22)
    Perse (9)
    Finali del Grande Slam doppio (4)
    Vinte (1)
    Perse (3)
    Finali singolare WTA Tour (138)
    Vinte (107)
    Perse (31)
    Performance annuali
    A = Non partecipante.
    LQ = Tornei di qualificazione.
    1Non disputato
    2Tennis dimostrativo.
    3Si ritirò e non venne inclusa nel ranking ufficiale di fine anno
    Note e riferimenti

      ^ Dichiarazioni di Billie Jean King. URL consultato il 09-08-2008.
      ^ Dichiarazioni di Chris Evert. URL consultato il 09-08-2008.
      ^ Scheda su Olympic.org. URL consultato il 09-08-2008.
      ^ "Australian Tennis", March, 1989, p. 28
      ^ notizia sul sito del New York Times. URL consultato il 09-08-2008.
      ^ Dichiarazione ufficiale. URL consultato il 09-08-2008.
      ^ Bilancio degli scontri diretti Graf-Evert sul sito ufficiale WTA. URL consultato il 09-08-2008.
      ^ Bilancio degli scontri diretti Graf-Navratilova sul sito ufficiale WTA. URL consultato il 09-08-2008.
      ^ Bilancio degli scontri diretti Graf-Sabatini sul sito ufficiale WTA. URL consultato il 09-08-2008.
      ^ Bilancio degli scontri diretti Graf-Seles sul sito ufficiale WTA. URL consultato il 09-08-2008.
      ^ Bilancio degli scontri diretti Graf-Sanchez Vicariosul sito ufficiale WTA. URL consultato il 09-08-2008.
      ^ Notizia su ABCnews.com. URL consultato il 09-08-2008.

    Altri progetti
    Commons
    Wikimedia Commons contiene file multimediali su Steffi Graf
    Collegamenti esterni
    Il Sito ufficiale
    Il profilo WTA ufficiale
    International Tennis Il profilo della Hall of Fame
    Il profilo del museo di Wimbledon
    Il profilo della BBC
    Altra biografia
    (EN, FR) Profilo di Steffi Graf sul sito del Comitato Olimpico Internazionale
    Portale Sport: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di sport

    Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Steffi_Graf"
    Categorie: Medaglie d'oro olimpiche | Medaglie d'argento olimpiche | Medaglie di bronzo olimpiche | Biografie | Tennisti tedeschi | Nati nel 1969 | Nati il 14 giugno | Campioni olimpici tedeschi | MannheimCategoria nascosta: BioBot

    « Torna al 14 Giugno


    Cerca compleanni per iniziale: a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z 5
    Oppure per mese: Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre