Pippo Barzizza (1902-1996)
Informazioni di base:
Pippo Barzizza in Rete:
Biografia:
(estratta da Wikipedia)Giuseppe Barzizza, meglio conosciuto come Pippo Barzizza (Genova, 15 maggio 1902 – Sanremo, 2 aprile 1994), è stato un direttore d'orchestra e compositore italiano.
Fu tra i primi in Italia ad interessarsi del jazz e dello swing.
Biografia
Spinto dai genitori, impara a suonare il violino; da autodidatta impara poi a suonare il pianoforte, la fisarmonica e la batteria (trascurando gli studi universitari di ingegneria).
Dopo aver suonato in alcune orchestre genovesi, come quella dei fratelli Di Piramo, forma poi una sua orchestra, la Blue Star, e nel 1925 debutta a Milano, mettendosi in luce ed ottenendo molto successo anche all'estero (suonando per un'intera stagione invernale a Saint Moritz in Svizzera), specialmente per l'uso della sezione fiati; deve poi cambiare il nome in Stella azzurra (per via delle pressioni del regime fascista, contrario all'esterofilia anche nei nomi dei gruppi musicali).
Proprio per via dei successi ottenuti, viene chiamato nel 1935 a dirigere l'orchestra dell'Eiar di Torino fino al 1943; in questo periodo scrive canzoni come La canzone del boscaiolo e Sera, e scrive un trattato per l'orchestrazione, ancora oggi molto valido.
Ha lavorato a molti arrangiamenti per incisioni di Natalino Otto, Maria Jottini (tra cui la celebre Maramao perché sei morto, scritta da Mario Panzeri), Alberto Rabagliati, Silvana Fioresi ed Oscar Carboni.
Nel 1947 inizia a collaborare alla rivista Musica Jazz, fondata da Gian Carlo Testoni, tenendo una rubrica in cui risponde alle domande musicali dei lettori. Nel 1949 ha anche avuto un'esperienza come attore, nel film I pompieri di Viggiù.
È il padre dell'attrice Isa Barzizza, ed ha avuto anche un figlio, Renzo, che ha lavorato in campo pubblicitario.
A metà degli anni '60 si ritira dalle scene per dedicarsi all'insegnamento della musica a Sanremo. In suo onore, il Centro Studi Stan Kenton di Sanremo ha istituito un premio (fermo dal 2004) per arrangiatori la cui giuria è stata presieduta da Ennio Morricone. I premiati sono stati: ad ex aequo Enrico Blatti (Roma) e Stefano Zavattoni (Perugia) nel 2002 ed Antonello Capuano (Campobasso) nel 2003.
Le colonne sonore
Pippo Barzizza è stato anche un grande autore di colonne sonore, in cui poteva dare sfogo alle sue idee musicali ed alla sua creatività.
Ecco le principali:
1947 - I due orfanelli (regia di Mario Mattoli)
1948 - Fifa e arena (regia di Mario Mattoli)
1949 - Adamo ed Eva (regia di Mario Mattoli)
1950 - Figaro qua, Figaro là (regia di Carlo Ludovico Bragaglia)
1950 - Le sei mogli di Barbablù (regia di Carlo Ludovico Bragaglia)
1951 - Sette ore di guai (regia di Vittorio Metz e Marcello Marchesi)
1951 - Anema e core (regia di Mario Mattoli)
1953 - Saluti e baci (regia di Giorgio Simonelli)
1953 - Siamo tutti inquilini (regia di Mario Mattoli)
1954 - Miseria e nobiltà (regia di Mario Mattoli)
1954 - Il medico dei pazzi (regia di Mario Mattoli)
1955 - Totò all'inferno (regia di Camillo Mastrocinque)
1956 - Totò, Peppino e... la malafemmina (regia di Camillo Mastrocinque)
1959 - Il mattatore (regia di Dino Risi)
L'orchestra Pippo Barzizza
Nella sua orchestra (che in realtà cambiò denominazione alcune volte) hanno suonato moltissimi musicisti: ricordiamo, tra gli altri, Saverio Seracini e Pippo Starnazza.
Qui di seguito riportiamo i componenti delle due orchestre principali da lui dirette:
Orchestra Blue Star (od Orchestra Stella Azzurra)
Fu l'orchestra che Barzizza diresse nel primo dopoguerra, e con cui ottenne i primi successi: l'impostazione swing gli aveva fatto eliminare del tutto gli archi (anche se, suonandoli comunque egli stesso, potevano essere usati in particolari brani musicali).
Pippo Barzizza: direttore, arrangiatore, violoncello, violino
Giuseppe Alù: tromba
Giovanni Miglio: tromba
Antonio De Vita: trombone
Giuseppe Cattafesta: sax alto, sax tenore
Aldo Tonini: chitarra
Aldo Fanni: contrabbasso
Luigi Balma: batteria
Orchestra Cetra
Pippo Barzizza con l'Orchestra Cetra, negli studi dell'Eiar di Torino
Era l'orchestra ufficiale dell'Eiar, con sede a Torino, e per questo motivo era l'orchestra più numerosa, con una sezione fiati completa ed un quartetto di violini; oltre che incidere in praticamente tutti i dischi pubblicati dalla casa discografica Cetra, si esibiva dal vivo durante le trasmissioni radiofoniche, accompagnando i vari cantanti; Barzizza, pur dirigendola, non era l'arrangiatore ufficiale (che era il pianista Francesco Ferrari).
Alcuni dei musicisti, in seguito, intrapresero l'attività di direttori d'orchestra: ad esempio Giuseppe Mojetta, trombonista ed anche pianista (che aveva anche formato un duo insieme a Pippo Starnazza nel 1930), con la denominazione Beppe Mojetta e la sua orchestra.
Pippo Barzizza: direttore, violoncello, violino, tromba
Francesco Ferrari: pianoforte, arrangiatore
Emanuele Giudice: tromba
Claudio Pasquali: tromba
Michele Garabello: tromba
Luigi Mojetta: trombone
Giuseppe Mojetta: trombone
Gaetano Gimelli: tromba, trombone
Clinio Bergamini: trombone, sax alto, sax tenore, sax baritono
Sergio Quercioli: clarinetto, sax alto
Domenico Mancini: clarinetto, sax alto
Marcello Cianfanelli: sax tenore
Tullio Tilli: sax tenore
Battista Gimelli: sax tenore
Cesare Estill: clarinetto, sax baritono
Agostino Valdambrini: violino
Piero Filanci: violino
Felice Abriani: violino
Adriano La Rosa: violino
Ezio Gheri: pianoforte
Saverio Seracini: chitarra
Aldo Fanni: contrabbasso
Francesco Bausi: batteria
Bibliografia
Autori Vari (a cura di Gino Castaldo), Enciclopedia della canzone italiana, editore Armando Curcio (1990); alla voce Barzizza Pippo, di Nicola Sisto, pagg. 118-120
Gianni Borgna - Storia della canzone italiana - Ed. Mondadori, Milano, 1992
Adriano Mazzoletti - Il jazz in Italia - Ed. EDT, Torino, 2004
Collegamenti esterni
Premio Pippo Barzizza per arrangiatori di musica leggera
Centro Studi Stan Kenton
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