Mario Giordano (44)
Informazioni di base:
Mario Giordano in Rete:
Biografia:
(estratta da Wikipedia)Mario Giordano
Mario Giordano (Alessandria, 19 giugno 1966) è un giornalista e scrittore italiano.
La sua carriera inizia a Il nostro tempo, settimanale cattolico di Torino, per poi proseguire nel 1994 a L'Informazione e nel 1996 al quotidiano Il Giornale diretto da Vittorio Feltri.
Dopo varie apparizioni al Maurizio Costanzo Show in qualità di ospite, il debutto in televisione avviene in RAI nel 1997 con la trasmissione di Gad Lerner, Pinocchio dove veste i panni del Grillo Parlante. Dopo aver condotto su Raitre Dalle venti alle venti, è tornato a lavorare con Lerner alla seconda edizione di Pinocchio, in cui, armato di bicicletta, presenta cifre e scandali sui temi caldi d'attualità.
Dopo una breve parentesi al Tg1 diretto da Gad Lerner, dal quale si dimetterà contestualmente alle dimissione del direttore, torna a Il Giornale fino al dicembre del 2000.
Fino alla fine di settembre del 2007 è stato direttore del telegiornale Mediaset di Italia 1, Studio Aperto, spazio televisivo che negli anni ha contribuito a fargli acquisire una certa notorietà. Giordano ha anche diretto altre due trasmissioni televisive sulle reti Mediaset, Lucignolo e l'Alieno. È sposato e ha quattro figli.
Il 10 ottobre 2007, commosso, ha dato l'addio al telegiornale Studio Aperto poiché chiamato, il 28 settembre 2007, a dirigere Il Giornale, con il quale continuava a collaborare in veste di editorialista, in sostituzione di Maurizio Belpietro, passato alla guida del settimanale Panorama. L'insediamento nel quotidiano di via Negri avviene l'11 ottobre 2007.
Parodie
Mario Giordano è stato spesso vittima di parodie che, oltre a prendere di mira i suoi programmi, sovente riguardavano la sua persona fisica. Infatti uno degli aspetti del giornalista che subito saltano agli occhi è il suo viso che, nonostante i capelli brizzolati, sembra ricordare quello di un ragazzino, in netta contrapposizione con la sua altezza. La sua voce molto acuta (quasi femminile) e la erre moscia contribuiscono a creare una sorta di macchietta abbastanza facile da caratterizzare per un comico. Inoltre le imitazioni si rifanno ad una presunta erotomania di Giordano, accentuata dall'aspetto "fanciullesco" e giustificata dal fatto che Studio Aperto e Lucignolo molto spesso presentano servizi che mostrano donne nude o poco vestite.
Nel 2003, in Mai dire Martedì, il comico Fabio de Luigi ne fece uno dei personaggi del suo repertorio, nella fattispecie ironizzando sul suo programma L'Alieno, e presentato dal Mago Forest come 'l'uomo che ha cambiato il modo di fare disinformazione', alludendo alla faziosità di Giordano. De Luigi presentava un Giordano abbigliato come il classico nerd: pantaloni allacciati all'altezza dell'ombelico e con l'orlo che arrivava a metà caviglia. Giordano/De Luigi è arrivato ad emulare il gesto dell'autoflagellazione di Tafazzi, a simboleggiare l'autolesionismo del giornalista tramite i suoi programmi.
Nel 2006 è stato vittima di Scherzi a parte: durante una finta intervista con una radio, i dj hanno "dimenticato" il loro microfono aperto, iniziando a parlare male del giornalista e prendendolo in giro per la sua voce.
Dal 2006, Lo Zoo di 105 propone una parodia di Studio Aperto, in cui spesso compare la figura di Giordanino, direttore intento a giocare con i Lego e a fare merenda tra una riunione di redazione e l'altra.
Giordano ha sempre mostrato una certa autoironia nell'accettare gli sfottò alla sua persona; un po' meno quando l'ironia era rivolta a Studio Aperto, del quale ha sempre difeso alacremente le scelte editoriali. Anzi, proprio con Lo Zoo di 105 iniziò una sorta di guerra attraverso il suo TG, che sfociò con un servizio realizzato da quest'ultimo durante l'intervista rilasciata da Fabrizio Corona a Lo Zoo di 105, dal quale vennero eliminate le inquadrature dei dj, la citazione del nome della trasmissione.
Critiche e aspetti controversi
Un noto critico televisivo lo ha definito giornalista bicefalo per la sua contemporanea critica allo sfilacciamento della morale e al depauperamento dei valori (contenuta in pamphlet apparsi su vari giornali come il Giornale, e Libero), ed il suo ampio uso di immagini femminili (soprattutto donne poco vestite, soprattutto nella versione estiva del suo tg) presenti nel suo telegiornale. Il giornalista infatti era noto perché iniziava le riunioni di redazioni con il motto "gnocca, gnocca, gnocca".
Hanno fatto discutere i suoi editoriali, in ispecie quello dedicato alla liberazione di due volontarie rapite in Iraq nel 2004, in cui il giornalista ha ricordato come le due ragazze avessero ringraziato tutti dopo la loro liberazione tranne l'allora governo di centro-destra che pure si era molto adoperato per ottenerla. Il giornalista Toni Capuozzo in un'intervista ebbe a dire: "francamente Studio Aperto non lo capisco".
Libri pubblicati
2007 Senti chi parla. Viaggio nell'Italia che predica bene e razzola male, Mondadori
2005 Siamo fritti. Truffe, inganni e altri veleni nel piatto, Mondadori
2003 Attenti ai buoni. Truffe e bugie nascoste dietro la solidarietà, Mondadori
2001 L'Unione fa la truffa. Tutto quello che vi hanno nascosto sull'Europa, Mondadori
1999 Waterloo! Il disastro italiano. L'Italia che non funziona di Giordano Mario, Mondadori
1998 Chi comanda davvero in Italia. I clan del potere che decidono per tutti noi, Mondadori
1997 Silenzio si ruba, Mondadori
Altri progetti
Wikiquote
Wikiquote contiene citazioni di o su Mario Giordano
Collegamenti esterni
intervista su Corsera Magazine - 10-06-2004
Portale Biografie
Portale Letteratura
Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Mario_Giordano"
Categorie: Biografie | Giornalisti italiani del XX secolo | Giornalisti italiani del XXI secolo | Scrittori italiani del XX secolo | Scrittori italiani del XXI secolo | Nati nel 1966 | Nati il 19 giugno | Direttori di periodici | Direttori di telegiornaleCategorie nascoste: BioBot | Voci con citazioni mancanti