Jurij Gagarin (1934-1968)

Informazioni di base:

  • Vero Nome: Jurij Alekseevič Gagarin
  • Scomparso nel: 1968
  • Data di nascita: 9 Marzo 1934
  • Professione: Astronauta
  • Luogo di nascita: Gžatsk
  • Nazione: Russia
  • Jurij Gagarin in Rete:

  • Wikipedia: Jurij Gagarin su Wikipedia
  • Biografia:

    (estratta da Wikipedia)

    Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Gagarin.
       
    Jurij Alekseevič Gagarin
    Jurij Alekseevič Gagarin GSS (cir. rus. Юрий Алексеевич Гагарин; Klušino, 9 marzo 1934 – Kiržač, 27 marzo 1968) fu un cosmonauta e aviatore sovietico. Ufficialmente fu il primo uomo a volare nello spazio portando con successo a termine la sua missione il 12 aprile 1961.

    Biografia
    Le origini
    Nato a Klušino (un villaggio nell'Oblast' di Smolensk, nell'allora Unione Sovietica) il 9 marzo 1934 da padre falegname e madre contadina, cresce in una di quelle collettività aziendali che erano sorte in Russia sul finire della rivoluzione del 1917 e si distingue a scuola per spiccate capacità nelle materie scientifiche. Tuttavia, è costretto ad interrompere gli studi a causa dell'invasione tedesca (iniziata il 22 giugno 1941), per riprenderli dopo la guerra: frequenta l'istituto tecnico industriale di Saratov e consegue il diploma di metalmeccanico. È, appunto, durante i suoi studi che Gagarin inizia ad interessarsi al volo.
    Il volo, la sua vita
    Nel 1955 si iscrive a un aeroclub, dove sperimenta il primo volo della sua vita su un MIG. Questa passione lo porta ad iscriversi a una scuola di aeronautica, distinguendosi per il suo talento. Nello stesso anno entra a far parte dell'aviazione sovietica; si diploma con grande profitto nel 1957 presso l'Accademia Aeronautica Sovietica di Orenburg. E' proprio nel 1957 che l'URSS lancia nello spazio lo Sputnik 1 e si progettano già i primo voli spaziali con umani a bordo.
    Nello stesso 1957 Gagarin sceglie di andare in Ucraina per frequentare le scuole specializzate in aviazione. Anche qui le sue doti appaiono subito fuori dal comune, tanto da guadagnarsi la stima e la fiducia dei suoi superiori, che gli consentono di collaudare sofisticate apparecchiature di volo e di approntare test altamente specializzati. La sua passione per il volo lo porterà ad essere scelto nel 1959, insieme ad alcuni colleghi, per l'addestramento con l'obiettivo di diventare cosmonauta.
    Gagarin nello spazio

    Selezionato per la missione


    Gagarin dopo il soggiorno Ucraino ritorna a Zvëzdnyj gorodok insieme ad altri venti candidati per superare nuovi test attitudinali e infine venne scelto proprio lui per affrontare il volo orbitale con un essere umano a bordo.

    Prima di Gagarin un altro lancio


    In realtà sembra che già il 2 febbraio 1961 L'Unione Sovietica avesse lanciato un cosmonauta nello spazio ma la missione non andò a buon fine con la morte dello stesso a bordo della navicella. Circa due mesi dopo, il 7 aprile 1961 Vladimir Il'jušin viene lanciato nello spazio a bordo di una navicella spaziale che, dopo l'entrata nello spazio, presenta un non meglio specificato problema e viene fatta precipitare in Cina. Qui Ilyushin viene trattenuto per più di un anno.

    Orbita storica


    Benché il volo fallito di Ilyushin avesse avuto problemi seri in fase di rientro, l'URSS era riuscita a mandare un cosmonauta nello spazio e a riportarlo vivo indietro. Per questa ragione il volo successivo venne accelerato come tempistica con il preciso obiettivo di far tornare Gagarin vivo nell'Unione Sovietica. Il volo dell'allora maggiore Jurij Gagarin, il 12 aprile 1961 alle ore 9.07 di Mosca, all'interno della navicella Vostok 1 (Oriente 1) del peso di 4,7 tonnellate, dice quella sua parola leggendaria: - поехали! "pajechali" (partiamo) e parte per il volo spaziale. Compie un'intera orbita ellittica attorno alla Terra, raggiungendo una massima distanza (apogeo) di 302 km e una minima (perigeo) di 175 km, viaggiando a una velocità di 27.400 km/ora. Per tale missione Gagarin sceglie il soprannome Кедр "Kedr" ("cedro"), usato durante il collegamento via radio.

    Quel pianeta blu


    Durante il volo, guardando dalla navicella ciò che nessuno aveva mai visto prima, comunica alla base che "la Terra è blu… è bellissima". Dopo 88 minuti di volo intorno al nostro pianeta, senza avere il controllo della navicella spaziale, guidato da un computer controllato dalla base, la capsula frena la sua corsa accendendo i retrorazzi, in modo da consentire il rientro nell'atmosfera terrestre. Gagarin viene espulso dall'abitacolo e paracadutato a terra. Il volo termina alle 10.20 ora di Mosca, in un campo vicino alla città di Takhtarova.

    Il giornale Pravda, qualche anno fa, ha rivelato che l'atterraggio di Gagarin non avvenne in un punto prestabilito, ma in un'isolata regione di campagna dove non era previsto il suo arrivo, infatti un gruppo di soldati, non riconoscendolo, gli chiese i documenti di identità.
    Eroe nazionale
    Migliaia di russi lo attendono al suo ritorno e la sua impresa ha una grande eco in tutto il mondo. Gagarin dimostra che l'uomo era in grado di volare oltre le previsioni, diventando a soli 27 anni il primo uomo della storia a orbitare intorno alla Terra e a osservarla dallo spazio. Venne decorato da Nikita Khruščёv con l'Ordine di Lenin, la più grande onorificenza russa, diventando Eroe dell'Unione Sovietica.
    In seguito Gagarin collabora alla preparazione di altre missioni spaziali, come quella della Vostok 6, che porta Valentina Tereshkova nello spazio, prima donna in assoluto a compiere una tale missione. Inoltre, collabora allo sviluppo della nuova navicella spaziale Sojuz.
    Dopo il primo storico volo
    Gagarin dopo il suo celeberrimo volo riuscì a farsi nominare, nel 1967, sostituto cosmonauta della discussa navicella spaziale Sojuz 1 che venne ribattezzata "tomba volante" ed era stata criticata dai più a causa degli evidenti errori commessi nella costruzione della stessa. . In quella missione morì poi in circostanze drammatiche Vladimir Komarov. Da lì in poi Gagarin ritornò a pilotare gli aerei che aveva usato prima di entrare a fare parte del progetto spaziale, i MIG.
    La drammatica morte
    Gagarin muore il 27 marzo 1968, sette anni dopo la sua grande impresa. Diverse - e non sempre concordanti - sono le versioni dell'incidente nel quale perse la vita: quella ufficiale riporta che, nel compiere un volo sperimentale in compagnia di un altro pilota a bordo di un MiG-15, il suo caccia si sia schiantato al suolo in seguito ad un guasto e che i piloti non avrebbero avuto il tempo di lanciarsi dal velivolo perché intenti a dirottare l'aereo per evitare che cadesse sopra un centro abitato.
    Sposato e padre di due bambine, al momento della morte Gagarin era in procinto di partire per una nuova missione nello spazio, ma lo storico volo del 1961 resterà il suo unico viaggio in orbita. Le sue ceneri riposano al Cremlino.
    A Juri Gagarin è stato dedicato in Russia il centro di addestramento dove si preparano i cosmonauti prescelti per le varie missioni spaziali e a suo onore è stato eretto a Mosca nel 1980 un monumento alto 40 metri, costruito in Titanio.
    Curiosità
    Gagarin è stato soprannominato il Cristoforo Colombo dello spazio e "Icaro redivivo".
    Claudio Baglioni, cantautore romano, ha dedicato a Gagarin la prima traccia del suo album Solo (1977).
    La Banda Bassotti, gruppo Ska romano, ha dedicato a Gagarin la prima traccia del CD Amore e odio (2004).
    Johnny Mondo ha dedicato all'astronauta la canzone "Yuri Gagarin".
    In suo onore un asteroide è stato intitolato 1772 Gagarin.
    Nel 2000 il musicista francese Jean Michel Jarre ha dedicato all'astronauta il brano "Hey Gagarin" contenuto nell'album Metamorphoses
    Sembra che Gagarin aderisse alla poco nota ed esoterica corrente detta del cosmismo, tant'è vero che - mentre si trovava in orbita - durante un messaggio radio porse i saluti ad un esponente di tale corrente (Nikolai Kostantinovic Rerikh), benché questi fosse posto agli arresti come dissidente politico .
    La band italiana La Quiete ha dedicato a Gagarin un pezzo intitolato "Cosmonauta Gagarin non voltarti indietro".
    Nell'ambito di una teoria complottista, vi sono dubbi sul fatto che Gagarin sia stato effettivamente il primo uomo ad essere lanciato nello spazio. I fratelli Judica Cordiglia, infatti, avrebbero registrato, oltre alle "voci" di vari satelliti sovietici, anche le ultime parole di ignoti cosmonauti perduti nello spazio nel corso di missioni spaziali segrete precedenti a quella di Gagarin, missioni delle quali l'Unione Sovietica non ha mai rivelato nulla . Una voce circolante in Russia addirittura andrebbe oltre sostenendo che sarebbero dodici i cosmonauti lanciati prima di lui, dei quali nessuno ha fatto ritorno sulla terra. Una di queste voci, fra le più chiare, era quella di una donna che affermava di stare bruciando nel rientro a terra. Se vero, sarebbe forse la prima donna mai stata nello spazio. Tuttavia, essendo noto il fatto che durante la fase altamente termica del rientro in atmosfera, la ionizzazione delle particelle di aria che circondano la navicella rende impossibile per diversi minuti il collegamento radio, viene da chiedersi come sia possibile attribuire al rientro di una navicella questo segnale.
    Gli Oi Va Voi, band sperimentale britannica, ha dedicato il loro terzo disco all'astronauta sovietico Yuri Gagarin.
    Pablo Picasso, ha dedicato una serigrafia a Gagarin dal titolo: "Etude Pour Yuri Gagarin".
    Onorificenze
    Eroe dell'Unione Sovietica
    Note

      ^ http://www.lostcosmonauts.com/ilyushinit.htm
      ^ http://www.torinoscienza.it/personaggi/apri?obj_id=495
      ^ Fonte: http://www.airesis.net/IlGiardinoDeiMagi/Giardino%201/Catalano%201.htm
      ^ Fonte: "...questo il mondo non lo saprà...", Achille e G. Battista Judica Cordiglia, Minerva Medica, 2007.
      ^ lostcosmonauts

    Voci correlate
    Astronauti
    Altri progetti
    Commons
    Wikimedia Commons contiene file multimediali su Jurij Alekseevič Gagarin

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