Guido Castelnuovo (1865-1952)

Informazioni di base:

  • Scomparso nel: 1952
  • Data di nascita: 14 Agosto 1865
  • Professione: Scienziato
  • Luogo di nascita: Venezia (VE)
  • Nazione: Italia
  • Guido Castelnuovo in Rete:

  • Wikipedia: Guido Castelnuovo su Wikipedia
  • Biografia:

    (estratta da Wikipedia)

    Guido Castelnuovo (Venezia, 14 agosto 1865 – Roma, 27 aprile 1952) è stato un matematico e statistico italiano di religione ebraica, principalmente conosciuto per i suoi fondamentali contributi alla geometria algebrica.

    Vita
    Giovinezza
    Nacque da Enrico Castelnuovo, un romanziere che aveva partecipato attivamente al movimento per l'unificazione d'Italia e da Emma Levi.
    Dopo aver frequentato il Liceo Foscarini di Venezia, dove ebbe come docente Aureliano Faifofer, si iscrisse all'Università di Padova dove si laureò in matematica nel 1886. All'università di Padova ebbe come insegnante Giuseppe Veronese che gli trasmise l'interesse per lo studio della geometria. Dopo la sua laurea spedì un suo scritto a Corrado Segre, professore a Torino molto impegnato nella didattica, che gli rispose con gentilezza e dandogli utili consigli. Questo fu di grande stimolo per Castelnuovo e segnò l'inizio di un lungo periodo di collaborazione tra i due.
    Carriera universitaria
    Castelnuovo passò un anno a Roma, dove insegnava Luigi Cremona, per iniziare ricerche di geometria avanzata. Dopo questo fu nominato assistente di Enrico D'Ovidio all'Università di Torino. In questa sede fu fortemente influenzato da Corrado Segre e poté sviluppare una serie di brillanti ricerche. Nel 1891 tornò a Roma dove aveva ottenuta la cattedra di Geometria Analitica e Proiettiva. Qui ebbe Luigi Cremona come collega molto impegnato in politica e ormai lontano dalla ricerca, ma docente di Geometria Superiore. Alla morte di Cremona nel 1903 gli subentrò nell'insegnamento della Geometria Superiore e da questa cattedra ebbe modo di contribuire alla crescita della cosiddetta scuola della geometria algebrica italiana.
    Seconda guerra mondiale
    Castelnuovo si ritirò dall'insegnamento settantenne, nel 1935. In questi anni si assiste all'avvicinamento del regime fascista a quello nazista con la costituzione nel 1936 dell'Asse Roma-Berlino. Nel 1938 furono poi emanate le leggi razziali che ebbero tra l'altro, l'effetto di escludere tutti gli ebrei dagli uffici pubblici e in particolare dagli insegnamenti. Questo significò l'inizio di gravi difficoltà per tutti i cittadini italiani di reliogione o origine ebraica; queste difficoltà si aggravarono ulteriormente, fino al pericolo della deportazione in campi di sterminio, in tutti i territori controllati dai nazisti. Con la occupazione di Roma da parte dei nazisti dopo l'8 settembre 1943 Castelnuovo, come Federigo Enriques e tanti altri ebrei, fu costretto a nascondersi. Nonostante ciò e nonostante l'età egli contribuì validamente alla organizzazione di corsi clandestini di livello universitario per studenti ebrei (vedi Università clandestina di Roma), iniziativa volta a sostenere la fiducia in anni migliori di giovani perseguitati.
    Ultimi anni
    Dopo la liberazione di Roma, Castelnuovo nel giugno del 1944 fu nominato commissario speciale del Consiglio Nazionale delle Ricerche, il maggiore ente per la ricerca italiano, con il compito di avviare la sua riorganizzazione dopo la sua sostanziale paralisi del periodo bellico. Egli fu anche presidente della ricostituita Accademia dei Lincei fino ai suoi ultimi giorni. Castelnuovo fu eletto membro della Académie des Sciences di Parigi. Il 5 dicembre 1949 diventò senatore a vita della Repubblica Italiana. Castelnuovo morì all'età di 86 anni il 27 aprile 1952 a Roma.
    Opere
    Nel periodo trascorso a Torino Castelnuovo fu fortemente influenzato da Corrado Segre ed ottenne importanti risultati nella teoria delle curve algebriche. Fece anche un passo avanti importante nella reinterpretazione in termini di proiettività del lavoro sulle serie lineari fatto da Alexander von Brill e Max Noether (teoria di Brill-Noether). Castelnuovo aveva una propria teoria su come la matematica avrebbe dovuto essere insegnata. I suoi corsi si dividevano in due parti: nella prima veniva data una panoramica generale della matematica, nella seconda si entrava più nello specifico nella teoria delle curve algebriche. Così egli disse a riguardo di questo approccio:
    "...la ragione di questa suddivisione consiste nel fatto che da una parte è necessario avere una cultura generale e dall'altra è necessario avere conoscenze approfondite in un campo particolare."
    Tenne anche dei corsi sulle funzioni algebriche e sugli integrali abeliani. Qui egli trattò, tra le altre cose, le superfici Riemanniane, le geometrie non-euclidee, la geometria differenziale, l'interpolazione e l'approssimazione e la teoria della probabilità. Egli ritenne quest'ultima la più interessante, poiché, essendo una teoria relativamente recente, risultava più chiara la relazione tra la deduzione e il contributo empirico. Nel 1919 pubblicò il Calcolo della probabilità. Scrisse anche l'opera Le origini del calcolo infinitesimale nell'era moderna. La più importante opera di Castelnuovo riguarda la geometria algebrica.
    Nel 1892 iniziò una collaborazione con Federigo Enriques: questa collaborazione cominciò quando Enriques era solo uno studente, ma si intensificò nel vent'anni che seguirono. Nel 1902 sottoposero il loro lavoro all'Accademia dei Lincei, ma non ricevettero il premio atteso poiché inviarono il loro scritto a nome di entrambi e non a nome di uno solo; ricevettero comunque entrambi il premio negli anni seguenti.
    Un teorema importante attribuito in parte a Castelnuovo fu il teorema di Kronecker-Castelnuovo. Kronecker non pubblicò mai tale teorema, ma lo enunciò in una conferenza; la dimostrazione fu invece fatta da Castelnuovo.
    Complessivamente Castelnuovo pubblicò più di cento articoli, libri e memorie.
    Voci correlate
    Scuola italiana di geometria algebrica
    Emma Castelnuovo
    Collegamenti esterni
    Biografia in MacTutor
    Biografia PRISTEM
    Bibliografia di Guido Castelnuovo
    Bibliografia
    G. Castelnuovo, Sulle congruenze del terzo ordine dello spazio a quattro dimensioni. Venezia, 1888, seconda memoria
    G. Castelnuovo, Un'applicazione della geometria enumerativa alle curve algebriche. 1889
    G. Castelnuovo, Numero degli spazi che segano piu rette in uno spazio a n dimensioni nota. Roma, 1889
    G. Castelnuovo, Massima dimensione dei sistemi lineari di curve piane di dato genere . 1890
    G. Castelnuovo, Osservazioni intorno alla geometria sopra una superficie nota. Milano, 1891
    G. Castelnuovo, Sulla razionalita delle involuzioni piane: nota. Roma, 1893
    G. Castelnuovo, Sulle superficie algebriche che ammettono un sistema doppiamente infinito di sezioni piane riduttibili; sulle superficie algebriche le cui sezioni piane sono curve ellittiche. Roma, 1894
    G. Castelnuovo, Sul genere lineare di una superficie e sulla classificazione a cui esso dà luogo note. Roma, 1897
    G. Castelnuovo, Lezioni di geometria analitica e proiettiva. Roma, Milano, 1905
    G. Castelnuovo, Elementi di geometria analitica e proiettiva. Roma, 1909
    G. Castelnuovo, Calcolo delle probabilità. Milano, Roma, Napoli, 1919
    G. Castelnuovo, Spazio e tempo secondo le vedute di A. Einstein. Bologna, 1923
    G. Castelnuovo, Sulle prime applicazioni del calcolo delle probabilita alla statistica e all'attuaria. Roma, 1930
    G. Castelnuovo, Lezioni di geometria analitica: geometria analitica del piano e dello spazio, i concetti fondamentali della geometreia proiettiva, curve e superfici di secondo ordine. Milano, 1931
    G. Castelnuovo, Fondamenti della teoria, applicazioni alla statistica, alla teoria degli errori, alla balistica ed alla fisica. Bologna, 1965
    Emma Castelnuovo, L'Università clandestina a Roma, Bollettino UMI, Ser. VIII, vol. IVA 2001, pp. 63-78
    Memorie scelte. Zanichelli, Bologna, 1937
    G. Fano, L. Campedelli, Accademia dei Lincei, fascicolo speciale del 1953, Bollettino UMI, (3) 7 1952, pp. 241-246
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