Goffredo Parise (1929-1986)

Informazioni di base:

  • Scomparso nel: 1986
  • Data di nascita: 8 Dicembre 1929
  • Professione: Scrittore
  • Luogo di nascita: Vicenza (VI)
  • Nazione: Italia
  • Goffredo Parise in Rete:

  • Sito Ufficiale: Il sito ufficiale di Goffredo Parise
  • Wikipedia: Goffredo Parise su Wikipedia
  • Biografia:

    (estratta da Wikipedia)

    Goffredo Parise
    Goffredo Parise (Vicenza, 8 dicembre 1929 – Treviso, 31 agosto 1986) è stato uno scrittore e giornalista italiano.





    La vita
    Goffredo Parise nasce a Vicenza l'8 dicembre del 1929; la mamma Ida Wanda Bertoli, ragazza madre, cerca con grandi sacrifici di riempire il vuoto della mancanza del padre, cosa non facile in un Vicenza contadina. Il ragazzo trascorre una infanzia molto difficile, appartata e senza amicizie, situazioni che gli segnano il carattere già sensibile ed introverso e che si riflettono in seguito sui suoi studi non troppo lusinghieri.
    Nel 1937 muore il nonno e la madre sposa il giornalista Osvaldo Parise, direttore del Giornale di Vicenza; il piccolo Goffredo, sempre alla ricerca di una figura paterna, gli si affeziona ricambiato. Parise dopo otto anni lo riconosce come figlio, ma nonostante questo cambiamento affettivo, a scuola Goffredo viene sempre promosso con voti appena sufficienti.
    Goffredo appena quindicenne partecipa alla resistenza; finita la guerra frequenta il liceo ed in seguito si iscrive a vari indirizzi universitari senza arrivare mai ad una laurea. Tramite alcune conoscenze il padre adottivo lo introduce al mondo della carta stampata. Goffredo incomincia a scrivere per quotidiani come l'Alto Adige di Bolzano, l'Arena di Verona e il Corriere della Sera e in questo periodo il giovane capisce la sua vera passione: l'inclinazione a scrivere storie. Inizialmente sono resoconti critici, ironici e deformanti, di alcuni aspetti della vita di provincia; in seguito il suo interesse si sposta verso l'analisi di varie forme di alienazione.
    Dottore mancato, dunque, Parise nel 1950 cambia radicalmente il suo modo di porsi,e si dedica alla narrativa; dopo un'iniziale stroncatura del suo primo libro, sia da parte della critica sia da parte del pubblico, e in special modo di quello vicentino che definì lo scrittore "matto da legare", convinto delle sue idee Parise pubblica nel 1953 il libro La grande vacanza, con una lusinghera recencensione sul Corriere della sera di Eugenio Montale: "...affascinato dall'abilità di Parise e dal suo calarsi nell'infanzia senza modi nostalgici e crepuscolari"; questo libro viene definito nel 1968 da Carlo Bo autentica poesia.
    Con il romanzo Il prete bello (1954), lo scrittore acquisisce grande notorietà non solo in Italia, ma, con decine di traduzioni, anche all'estero e in tutto il mondo. Come scrittore affermato, Parise si dedica anche a grandi reportage pur continuando a pubblicare romanzi.
    La scrittura
    La sua opera di scrittore spazia dagli esordi surreali di "Il ragazzo morto e le comete" (1951) e "La grande vacanza" (1953) al realismo della trilogia veneta costituita dai romanzi "Il prete bello" (1954), "Il fidanzamento" (1956) e "Atti impuri" (1959, pubblicato originariamente col titolo "Amore e fervore" per volontà della casa editrice, nel 1972 col titolo scelto dall'autore). In questi tre libri Parise racconta una provincia veneta fatta di (falsa) devozione religiosa, di ipocrisia e calcolo politico: si pensi alla storia del prete fascista don Gastone Caoduro, uno dei più clamorosi bestseller del dopoguerra.
    La lingua riesce a rendere tutte le sfaccettature della realtà quotidiana, la sua ripetitività, ma ne fa emergere, al tempo stesso, gli aspetti più insoliti, gli esiti più inattesi. Questo connubio di realismo e tendenza alla deformazione grottesca trova un esito significativo nel romanzo "Il padrone" (1965), parabola di un impiegato che finisce per essere plagiato dalla personalità del suo capoufficio, all'insegna di un paradossale contatto di Parise col filone della letteratura industriale che in quegli anni vedeva impegnati autori come Ottiero Ottieri e Paolo Volponi.
    Seguirono i racconti di "Il crematorio di Vienna" (1969) e l'opera di teatro "L'assoluto naturale" (1967). In "Sillabario n. 1" (1972) e "Sillabario n. 2" (1982), con cui si aggiudica il premio Strega, lo scrittore dedica un breve racconto ad ogni sentimento, in ordine rigorosamente alfabetico, riscoprendo in questo modo, dopo tanti viaggi e tante esperienze, il valore più autentico delle emozioni. In quest'ottica va interpretato anche l'ultimo, discusso romanzo L'odore del sangue, tanto sensuale e violento quanto affascinante, apparso postumo nel 1997.
    La grande bravura del Parise giornalista emerge da alcuni vivacissimi reportages di viaggio, come "Cara Cina" (1966), "Due, tre cose sul Vietnam" (1967) e il libro dedicato al Giappone "L'eleganza è frigida" (1982). A confermare la grande curiosità di Parise, la sua disponibilità a confrontarsi con codici espressivi diversi sono anche numerose collaborazioni cinematografiche, in qualità di sceneggiatore, da L'ape regina (1963) di Marco Ferreri a Ritratto di borghesia in nero (1978) di Tonino Cervi.
    Legato a una tradizione letteraria vicentina che parte da Antonio Fogazzaro e arriva a Guido Piovene di cui fu grande amico, Parise è riuscito a raccontare la realtà in cui fin dall'infanzia, come figlio illegittimo (fu riconosciuto a 8 anni dal giornalista che aveva sposato in seconde nozze la madre), si è trovato a vivere: una realtà fatta spesso di pregiudizi, di piccole e grandi viltà che i suoi personaggi affrontano con un feroce (spesso dolceamaro) sarcasmo e una tenace voglia di vivere.
    Opere principali
    Narrativa
    Il ragazzo morto e le comete, Venezia, 1951 e Torino 1972;
    La grande vacanza, Venezia, 1953;
    Il prete bello , Milano, 1954;
    Il fidanzamento,Milano, 1956;
    Amore e fervore (Atti impuri),Milano, 1959;
    II padrone,Milano, 1965; Premio Viareggio
    Gli americani a Vicenza,Milano, 1966;
    L'assoluto naturale,Milano, 1967;
    Il crematorio di Vienna, Milano, 1969;Premio Campiello
    Sillabario n. 1, Torino, 1972;
    Sillabario n. 2, Milano, 1982;Premio Strega
    Arsenico,Milano,1986;
    L'odore del sangue (1979) pubblicato postumo 1997;
    I movimenti remoti (1948) pubblicato postumo 2007, con introduzione di Emanuele Trevi.


    Saggistica
    Cara Cina, Milano, 1966;
    Due, tre cose sul Vietnam, Milano, 1967;
    Biafra, Milano,1968;
    Guerre politiche, Torino, 1976;
    L'eleganza è frigida, 1982
    New York, Venezia, 1977.
    Opere raccolte
    Sillabari,Milano,1984;
    Opere, 2 voll., Milano, 1987-1989, a cura di Bruno Gallagher e Mauro Portello.
    Voci correlate
    Cesare Garboli
    Guido Piovene
    Altri progetti
    Wikiquote
    Wikiquote contiene citazioni di o su Goffredo Parise
    Collegamenti esterni
    Casa di Cultura Goffredo Parise
    Portale Biografie
    Portale Letteratura

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