Giulio Carlo Argan (1909-1992)

Informazioni di base:

  • Scomparso nel: 1992
  • Data di nascita: 17 Maggio 1909
  • Professione: Politico
  • Luogo di nascita: Torino (TO)
  • Nazione: Italia
  • Giulio Carlo Argan in Rete:

  • Sito Non Ufficiale: Un sito non ufficiale su Giulio Carlo Argan
  • Wikipedia: Giulio Carlo Argan su Wikipedia
  • Biografia:

    (estratta da Wikipedia)

    Giulio Carlo Argan (Torino, 17 maggio 1909 – Roma, 12 novembre 1992) è stato un critico d'arte e politico italiano, primo sindaco non democristiano di Roma nel 1976. Argan fu negli anni Settanta un esponente di prestigio della Sinistra Indipendente e fu sindaco di Roma.



    Critico ed intellettuale
    Negli anni Venti frequenta l'ambiente culturale gobettiano e si forma all'Università di Torino con Lionello Venturi, ricevendone l'esempio di una critica di impostazione crociana, ma estesa anche all'arte contemporanea. Si interessa soprattutto di architettura: nel 1930 esordisce con gli articoli Palladio e la critica neoclassica e Il pensiero critico di Antonio da Sant'Elia; nel 1931 si laurea su Sebastiano Serlio.
    Frequenta il Perfezionamento, è assistente di Toesca, e nel 1933 entra nell'amministrazione Antichità e Belle Arti, diventando ispettore a Torino, poi a Modena e infine a Roma alla Direzione Generale, dove elabora assieme a Cesare Brandi il progetto dell'Istituto Centrale del Restauro oltre ad essere redattore della rivista Le Arti. Nel 1936-1937 pubblica due volumetti sull'architettura medievale e nel 1937-1938 un manuale di storia dell'arte per i licei. Nel 1939 compie un viaggio negli Stati Uniti e in quello stesso anno sposa Anna Maria Mazzucchelli, già redattrice della Casabella di Pagano e Persico.
    Nel dopoguerra interviene in difesa dell'arte astratta e dell'architettura moderna (Henry Moore, 1948; Walter Gropius e la Bauhaus, 1951; La scultura di Picasso 1953; Pier Luigi Nervi, 1955), occupandosi anche di urbanistica, di museologia, di design; pubblica monografie su artisti rinascimentali, mettendo a frutto i suoi legami con studiosi del Warburg Institute e utilizzando in modo molto personale il metodo iconologico (Brunelleschi, 1955; Fra' Angelico, 1955; Botticelli, 1957); elabora una nuova interpretazione dell'arte barocca attraverso le chiavi della "tecnica" e della "rettorica" (Borromini, 1952; L'architettura barocca in Italia, 1957; L'Europa delle capitali, 1964).
    Giulio Carlo Argan
    Nel 1955 inizia l'insegnamento universitario a Palermo e poi dal 1959 a Roma (cattedra di Storia dell'arte moderna); è direttore della sezione moderna dell'Enciclopedia Universale dell'Arte e partecipa alla fondazione de Il Saggiatore di Alberto Mondadori; nel 1958 entra a far parte del Consiglio Superiore Antichità e Belle Arti (vi resterà, nelle varie sezioni, fino all'istituzione del Ministero nel 1974).
    Negli anni Sessanta ha un ruolo di primo piano nel dibattito sullo sviluppo delle correnti più moderne: dall'informale all'arte gestaltica, dalla pop art all'arte povera, fino all'elaborazione della tesi sulla morte dell'arte, cioè la crisi irreversibile del sistema delle tecniche tradizionali dell'arte nella società industriale e capitalistica.
    Nel 1962 crea l'ISIA di Roma istituzione per la formazione dei giovani designer. Nel 1968 pubblica la Storia dell'arte italiana, seguita da L'arte moderna 1770-1970, e nel 1969 fonda la rivista Storia dell'arte. Un ruolo significativo è svolto da Argan nella rivalutazione del neoclassicismo e dell'opera di Antonio Canova attraverso corsi universitari e conferenze.
    Politico e sindaco di Roma
    Nel 1971 fu tra i firmatari del documento pubblicato sul settimanale L'espresso contro il commissario Luigi Calabresi e di un altro pubblicato ad ottobre su Lotta Continua, in cui esprimeva solidarietà verso alcuni militanti e direttori responsabili del giornale inquisiti per istigazione a delinquere a causa del contenuto violento di alcuni articoli, impegnandosi a «combattere un giorno con le armi in pugno contro lo Stato».
    Negli anni 1976-1979 fu il primo sindaco non democristiano di Roma, eletto come indipendente nelle liste del Partito comunista italiano. Durante il suo mandato, in un'epoca difficilissima per la città di Roma, colpita dal terrorismo, dalle tensioni sociali e dalla malavita della Banda della Magliana, grazie al suo giovane assessore alla Cultura Renato Nicolini, ebbe vita l'esperimento dell'Estate romana, ormai divenuto un evento fisso nella vita della città ma ritenuto, all'epoca, un autentico azzardo.
    Di notevole importanza storica furono i suoi incontri con tre Pontefici in qualità di vescovi di Roma avvenuti nella capitale: nel 1976 e 1977 con Papa Paolo VI, conosciuto negli anni della guerra quando era ancora cardinale, memorabile fu l'incontro nel 1978 con Papa Giovanni Paolo I, e sempre nel 1978 con Papa Giovanni Paolo II.
    Uomo cauto e misurato, in un'epoca in cui la tutela del verde non era ancora avvertita dalla generalità delle forze politiche progressiste Argan si mostrò intrattabile sui temi legati alla difesa ambientale. Ad esempio, per impedire la costruzione di un albergo a quattro stelle in un'area a Villa Piccolomini, in uno dei punti più panoramici di Roma, intervenne in prima persona e con affermazioni perentorie ("Quando sarò morto si potrà costruire e in quella zona").
    All'inizio del suo mandato, l'allora Msi-Dn e la stampa di destra gli rinfacciarono attraverso manifesti e articoli i suoi cedimenti nei confronti del regime fascista.
    Si dimise nel settembre del 1979, motivando la sua scelta a causa delle condizioni di salute. In realtà, agli occhi del Pci la fine della "solidarietà nazionale" dei governi Andreotti III e IV (1976-1979) rendeva ormai superata la permanenza di una personalità indipendente alla guida del Campidoglio, e infatti gli succedette Luigi Petroselli, un uomo di partito.
    Dal 1983 fu senatore del PCI per due legislature, fino al 1992. Negli ultimi anni si dedicò soprattutto alla difesa del patrimonio artistico e alla riforma delle leggi di tutela, presentando numerosi disegni di legge in collaborazione con il senatore Giuseppe Chiarante, insieme al quale fondò nel 1991 l'Associazione Bianchi Bandinelli, istituto di studi e ricerche intitolato all'archeologo Ranuccio Bianchi Bandinelli.
    Durante gli anni Ottanta continuò anche l'attività di critico d'arte. Nel 1990 pubblicò il suo ultimo libro: Michelangelo architetto (in collaborazione con Bruno Contardi).
    Il film L'educazione di Giulio (regia di Claudio Bondì) è liberamente ispirato all'adolescenza di Giulio Carlo Argan.
    Note


      ^ "I falsi profeti del Sessantotto" di Michele Brambilla
      ^ "Caso Calabresi" di Antonio Socci
      ^ Meraviglioso urbano - Trent'anni di estate romana La Storia siamo Noi - Rai Educational
      ^ Discorso di Giovanni Paolo I al Sindaco di Roma Giulio Carlo Argan da www.vatican.va

    Opere
    Principali raccolte di scritti:
    Walter Gropius e la Bauhaus, Torino, 1951
    Studi e note, Roma 1955.
    Salvezza e caduta nell'arte moderna, Milano 1964
    Progetto e destino, Milano 1965
    Storia dell'arte italiana, voll. I-III, Firenze 1968 (1978)
    Storia dell'arte come storia della città, Roma 1983
    Da Hogarth a Picasso, Milano 1983
    Classico Anticlassico, Milano 1984
    Immagine e persuasione, Milano 1986
    Progetto e oggetto. Scritti sul design, Milano 2003
    Bibliografia
    Il pensiero critico di Giulio Carlo Argan, (Studi in onore di Giulio Carlo Argan, vol. III), Multigrafica, Roma 1985.
    Giulio Carlo Argan Storia dell’arte e politica dei beni culturali, a cura di Giuseppe Chiarante, Annali dell’Associazione Ranuccio Bianchi Bandinelli, fondata da Giulio Carlo Argan, n. 12, Graffiti, Roma 2002.
    Giulio Carlo Argan (1909-1992). Storico dell’arte, critico militante, sindaco di Roma, Catalogo della Mostra storico-documentaria (Roma 28 febbraio – 30 aprile 2003), a cura di Claudio Gamba, Bagatto Libri, Roma 2003.
    Voci correlate
    Estate romana
    Onorificenze
    Medaglia d'Oro ai Benemeriti della Cultura e dell'Arte
    — Roma, 9 giugno 1976
    Altri progetti
    Wikiquote
    Wikiquote contiene citazioni di o su Giulio Carlo Argan
    Collegamenti esterni
    Sito dedicato ad Argan
    Il concetto della realtà nell'arte contemporanea, testo di Giulio Carlo Argan sul sito dell'Università di Roma Tre
    Testo di Giulio Carlo Argan per l'introduzione al convegno su Il Novecento di Debenedetti
    Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Giulio_Carlo_Argan"
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