Giovanni Virginio Schiaparelli (1835-1910)

Informazioni di base:

  • Scomparso nel: 1910
  • Data di nascita: 14 Marzo 1835
  • Professione: Scienziato
  • Luogo di nascita: Savigliano (CN)
  • Nazione: Italia
  • Giovanni Virginio Schiaparelli in Rete:

  • Wikipedia: Giovanni Virginio Schiaparelli su Wikipedia
  • Biografia:

    (estratta da Wikipedia)

    Giovanni Virginio Schiaparelli (Savigliano, 14 marzo 1835 – Milano, 4 luglio 1910) è stato un astronomo e storico della scienza italiano.
    Fu inoltre senatore del Regno d'Italia, membro dell'Accademia dei Lincei, dell'Accademia delle Scienze di Torino e del Regio Istituto Lombardo, ed è noto particolarmente per i suoi studi su Marte.

    Attività astronomica
    Tra i risultati astronomici di Schiaparelli vi fu la dimostrazione che gli sciami meteorici (in particolare Perseidi e Leonidi) sono in realtà residui di comete.
    Compì undicimila misure tra le cosiddette stelle doppie, ossia di quelle stelle che dalla prospettiva terrestre appiano riunite a due a due. Ha scoperto che l'orbita delle stelle cadenti (le famose lacrime di san Lorenzo come le chiamano i profani) coincide con l'orbita della cometa Tempel-Tuttle. Ha dimostrato che le comete sono un miscuglio di meteoriti, pulviscolo e gas, e ha spiegato come possano disgregarsi e darci lo spettacolo delle stelle cadenti
    Legò il suo nome anche alla scoperta di un asteroide, 69 Hesperia, il 26 aprile 1861.
    Storia della scienza
    Schiaparelli fu uno dei maggiori studiosi del suo secolo della storia dell'astronomia antica. Fu tra l'altro il primo a capire che le sfere omocentriche di Eudosso di Cnido e di Callippo di Cizico, a differenza di quelle usate da molti astronomi di epoche successive, non erano concepite come sfere materiali, ma solo come elementi di un algoritmo di calcolo analogo alla moderna serie di Fourier. Propose inoltre un'ingegnosa ricostruzione del sistema planetario di Callippo, che è ancora la base degli studi su questo argomento.
    I canali di Marte
    Tra i tanti risultati di Schiaparelli quello più popolare presso il grosso pubblico riguardò le sue osservazioni al telescopio del pianeta Marte. Durante la "grande opposizione" del 1877, egli vide infatti sulla superficie del pianeta una fitta rete di strutture lineari che chiamò "canali". I canali di Marte divennero ben presto famosi, dando origine a un'ondata di ipotesi, speculazioni e folklore riguardo la possibilità di vita intelligente su Marte.
    L'autore scrive: « Piuttosto che veri canali della forma a noi più familiare, dobbiamo immaginarci depressioni del suolo non molto profonde, estese in direzione rettilinea per migliaia di chilometri, sopra larghezza di 100, 200 chilometri od anche più. Io ho già fatto notare altra volta, che, mancando sopra Marte le piogge, questi canali probabilmente costituiscono il meccanismo principale, con cui l'acqua (e con essa la vita organica) può diffondersi sulla superficie asciutta del pianeta ». (da La vita sul pianeta Marte)
    La maggior parte delle ipotesi di vita intelligente (poi rivelatesi errate) si deve anche ad un'errata traduzione dei lavori di Schiaparelli in inglese. Infatti si tradusse la parola canali con il termine canals invece del più corretto channels. Mentre la prima parola indica una costruzione artificiale, il secondo termine indica correttamente una conformazione del terreno che può essere anche naturale. Fu da questa errata traduzione che derivarono le varie supposizioni sulla vita su Marte.
    Tra i più ferventi sostenitori dell'ipotesi "artificiale" dei canali di Marte ci fu il famoso astronomo americano Percival Lowell che passò gran parte della propria vita a cercare di dimostrare l'esistenza di vita intelligente sul pianeta rosso. In seguito comunque, in particolare grazie alle osservazioni dell'astronomo italiano Vincenzo Cerulli, si riuscì ad appurare che i famosi "canali" erano in realtà delle semplici illusioni ottiche.
    Riconoscimenti
    In suo onore furono battezzati l'asteroide 4062 Schiaparelli, il cratere Schiaparelli sulla Luna, il cratere Schiaparelli su Marte e lo Schiaparelli Dorsum, una catena montuosa presente sulla superficie di Mercurio.
    Per la scoperta del legame tra comete e sciami meteorici Schiaparelli ricevette nel 1872 la medaglia d'oro della Royal Astronomical Society. Nel 1902 ricevette la Medaglia Bruce della Astronomical Society of the Pacific.
    È attualmente sepolto nel Cimitero monumentale di Milano.
    Bibliografia
    1873 - Le stelle cadenti, 3 letture che riportano le osservazioni sulla pioggia di meteore della sera del 27 novembre 1872
    1893 - La vita sul pianeta Marte, uscito nei fascicoli n. 5 e 6 della rivista "Natura ed Arte", 1° e 15 febbraio 1893
    1925 - Scritti sulla storia della astronomia antica (3 tomi), Bologna. Ristampa: Milano, Mimesis, 1997.
    Note


      ^ *(EN)

    Altri progetti
    Wikisource
    Wikisource contiene opere originali di o su Giovanni Virginio Schiaparelli
    Collegamenti esterni
    http://www.pianeta-marte.it/nasce_aerografia/schiapparelli/giovanni_virgilio_schiapparelli.htm
    Giovanni Virginio Schiaparelli - Fonti per una ricerca
    Scheda sul sito del Senato
    Portale Biografie
    Portale Astronomia
    Portale Politica

    Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Virginio_Schiaparelli"
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