Giorgio La Malfa (71)
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Biografia:
(estratta da Wikipedia)Giorgio La Malfa (Milano, 13 ottobre 1939) è un politico italiano. È un parlamentare italiano.
Figlio del più famoso Ugo La Malfa, laureato in giurisprudenza ed economia politica, è stato professore ordinario di Politica Economica nell'Università di Catania. È deputato alla Camera sin dalla VI legislatura, dal 1972, riconfermato quasi ininterrottamente fino ad oggi. È stato ministro del Bilancio nei primi anni ottanta.
Dirigente del Partito Repubblicano Italiano, viene eletto segretario nazionale il 12 settembre 1987, subentrando a Giovanni Spadolini che nel frattempo era diventato presidente del Senato.
Nel corso degli anni novanta, La Malfa guida il partito all'interno della coalizione di Alleanza Democratica, promossa dallo stesso PRI per accelerare il cammino delle riforme istituzionali, poi si schiera con il Patto per l'Italia, la coalizione di centro che si presenta alle elezioni politiche del 1994.
Nel 1996 sostiene la candidatura di Romano Prodi a presidente del Consiglio, aderendo alla coalizione dell'Ulivo, e nel 2001 guida il partito al fianco di Silvio Berlusconi passando alla coalizione di centrodestra della Casa delle Libertà. Dopo la svolta una parte dei repubblicani fonda il partito Repubblicani Europei che rimane nella coalizione di centro-sinistra.
Alle stesse elezioni politiche del 2001 è eletto alla Camera in quota proporzionale nella circoscrizione dell'Emilia Romagna.
All'indomani delle elezioni lascia la segreteria del partito e ne viene eletto presidente: al suo posto viene eletto Francesco Nucara.
Dal 22 aprile 2005, Giorgio La Malfa ricopre l'incarico di Ministro per le Politiche Comunitarie, subentrando a Rocco Buttiglione (Governo Berlusconi III).
È stato eletto nelle liste di Forza Italia alle elezioni politiche 2006. Nel marzo 2007 a seguito della formazione della componente politica: Repubblicani, Liberali, Riformatori, diviene Vicepresidente del gruppo Misto. Rieletto nel 2008, si iscrive al gruppo parlamentare del Popolo della libertà. Il 5 settembre 2008 lascia il PdL e si iscrive al gruppo Misto della Camera.
Provvedimenti giudiziari
Nell'ambito del "processo Enimont", ha subito una condanna definitiva a 6 mesi e 20 giorni di carcerazione per finanziamento illecito. Dalle sentenze risulta che abbia incassato 300 milioni di lire in nero per il suo partito (il partito repubblicano) tramite Carlo Sama, dirigente di Montedison.
Note
^ P. Gomez, M. Travaglio, Se li conosci li eviti, Chiarelettere, ISBN 9788861900547.
Collegamenti esterni
Sito web ufficiale
Sito web ufficiale della Fondazione Ugo La Malfa
Scheda su openpolis.it di Giorgio La Malfa
Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Giorgio_La_Malfa"
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