Gilbert Keith Chesterton (1874-1936)

Informazioni di base:

  • Scomparso nel: 1936
  • Data di nascita: 29 Maggio 1874
  • Professione: Scrittore
  • Luogo di nascita: Londra
  • Nazione: Gran Bretagna
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  • Biografia:

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    Gilbert Keith Chesterton
    Gilbert Keith Chesterton (Londra, 29 maggio 1874 – Beaconsfield, 14 giugno 1936) è stato uno scrittore e giornalista inglese.
    Scrisse un gran numero di opere di vario genere: romanzi, racconti, poesie, biografie e opere teatrali. Amò molto il paradosso e la polemica.
    Fra le sue opere ricordiamo: Il Napoleone di Notting Hill (suo primo romanzo), L'innocenza di Padre Brown, Il segreto di Padre Brown, L'uomo che fu Giovedì, Le avventure di un uomo vivo, L'Uomo Eterno, L'osteria volante, L'età vittoriana in letteratura, Ortodossia.

    Cenni biografici
    Foto di Gilbert Keith Chesterton
    La famiglia
    Gilbert Keith Chesterton nacque a Londra il 29 maggio 1874 da una famiglia borghese di confessione anglicana. Il padre era Edward Chesterton, originale agente immobiliare in società con il fratello, la mamma era Marie-Louise Grosjean, figlia di un predicatore laico calvinista svizzero e di una donna scozzese che aprì al nipote Gilbert il mondo delle fiabe, cui questi rimarrà legato per sempre.
    Ebbe una sorella, morta in tenera età, ed il fratello Cecil, più giovane di lui di cinque anni, con cui costituì un sodalizio culturale oltre che familiare notevolissimo. Alla nascita del fratello Chesterton riferisce - nella sua autobiografia - di aver detto soddisfatto: "Finalmente avrò un pubblico a cui parlare".
    Gli studi
    Gilbert impara a leggere piuttosto tardi, e nei primi anni della sua vita viene considerato di intelletto non molto sveglio. Viene educato alla St Paul's School, quindi frequenta la Slade School of Art dove studia pittura e, in seguito, l'University College, che però abbandonerà senza aver conseguito la laurea.
    La depressione e la rinascita
    A vent'anni, complici l'insuccesso universitario, l'allontanamento dai rapporti di amicizia del periodo scolastico e l'insorgere di tante domande sulla vita, Chesterton viene colpito da una grave forma di depressione e da una crisi di scetticismo nei riguardi della fede durante la quale si avvicina allo spiritismo. Ne parlerà esplicitamente anche nel suo volume "Autobiografia". Superata questa grave crisi attraverso le letture, in particolare del Libro di Giobbe, si assiste ad una vera e propria rinascita. Nel 1895 Chesterton inizia a lavorare per l'editore londinese Redway e per T. Fisher Unwin. Molti suoi lavori, poi raccolti nel volume dal titolo The defendant (l'opera, il cui titolo significa letteralmente "L'imputato", è stata tradotta in italiano come Il bello del brutto) vengono pubblicati in giornali come The Speaker, il Daily News, l'Illustrated London News, l' Eye Witness, il New Witness (questi ultimi due sono fogli a cui diede vita Chesterton stesso, il primo con suo fratello Cecil e Hilaire Belloc, il secondo con Belloc dopo la morte per causa della prima guerra mondiale di suo fratello Cecil), e nel settimanale che egli dirige personalmente per undici anni, il GK’s Weekly.
    Nel 1900 scrive la sua prima raccolta di poesie, The Wild Knight, a cui seguiranno articoli di critica letteraria sullo Speaker e sul Daily News. L'anno seguente sposa Frances Blogg. Nel 1908 scrive Ortodossia, forse il suo saggio più importante, una sorta di autobiografia filosofica. Nel 1909 si trasferisce con la moglie a Beaconsfield dove vivrà fino alla morte.
    Tra il 1911 e il 1936 Chesterton inizia a scrivere i racconti di Padre Brown (molti dei quali ancora inediti). Dopo lo scoppio della prima guerra mondiale Chesterton fonda con lo scrittore Hilaire Belloc la Lega distributista allo scopo di aiutare lo sviluppo della piccola proprietà e della piccola industria mediante la divisione e la ridistribuzione delle grandi proprietà latifondiste. Di Belloc fu molto amico, tanto che George Bernard Shaw coniò il termine "Chesterbelloc" per indicare il loro sodalizio letterario e di amicizia.
    Nel 1922 Chesterton si converte alla Chiesa cattolica grazie all'amicizia di padre John O'Connor (il sacerdote irlandese che gli ispirerà il personaggio di Padre Brown) e di Hilaire Belloc. Viene battezzato da padre Vincent McNabb, frate domenicano, anche lui fervente distributista ed irlandese come padre O'Connor.
    Nel 1934, dopo aver ricevuto diverse lauree honoris causa dalle università di Edimburgo, Dublino e di Notre Dame, gli viene conferito il titolo di cavaliere dell'Ordine di San Gregorio Magno.
    La morte
    Gilbert Keith Chesterton morì il 14 giugno 1936, dopo quella che lui definì "una vita immeritatamente felice". Ad assisterlo, nei due giorni precedenti la morte, sua moglie Frances Blogg, la segretaria Dorothy Collins (una sorta di figlia per i Chesterton) ed alcuni amici: padre John O'Connor, che diceva messa per la sua guarigione; padre Vincent McNabb, che cantò secondo l'antico uso domenicano la Salve Regina e che, vedendo sul tavolo la penna con cui Gilbert aveva scritto migliaia di pagine, la prese e la benedisse; monsignor Smith, il suo parroco, che gli diede l'Estrema unzione ed il Viatico.
    Le ultime parole, il giorno prima della morte, furono per la moglie ("ciao, mia amata") e per la segretaria ("ciao, cara"). La sua bara, troppo grande per essere trasportata per le scale (Gilbert era alto circa un metro e novanta e pesava oltre centotrenta chilogrammi), dovette essere calata dalla finestra. Il funerale si svolse nella cattedrale di Westminster e fu officiato da mons. Ronald Knox, anche lui convertito e scrittore di gialli.
    Chesterton è sepolto nel cimitero cattolico di Beaconsfield, situato a fianco della Chiesa parrocchiale di Santa Teresa del Bambin Gesù, nel Buckinghamshire.
    Papa Pio XI inviò un telegramma al capo della gerarchia ecclesiastica in Inghilterra in cui si diceva che il Santo Padre pregava e piangeva la morte di colui che definiva "devoto figlio della Santa Chiesa, difensore ricco di doti della Fede Cattolica" (una parte dell'espressione usata dal Santo Padre suonava in latino defensor fidei). Era la seconda volta che un papa dava il titolo di Difensore della Fede a un inglese (la prima era stata ad Enrico VIII). I giornali laici non vollero pubblicare per intero il telegramma del Santo Padre, perché dava ad un suddito un titolo che spetta al re d'Inghilterra.
    L'attività di scrittore
    Chesterton è stato giornalista, polemista e scrittore fertilissimo; in trent’anni ha infatti scritto quasi cento libri tra cui alcuni saggi e biografie (su Charles Dickens, San Francesco d'Assisi e San Tommaso d'Aquino), composto poesie, opere teatrali (Magic), romanzi, racconti brevi, un numero difficilmente calcolabile di articoli di giornale (firmati GKC) e partecipato a numerose dispute con H. G. Wells e George Bernard Shaw. È inoltre uno dei pochi intellettuali ad avere avuto il coraggio opporsi pubblicamente alla guerra boera. Collaborò, tra l'altro, alle riviste italiane La Ronda (animata tra gli altri da Emilio Cecchi, che lo incontrò e intervistò più volte) e Il Frontespizio.
    Gli scritti di Chesterton sono brillanti, arguti, umoristici e spesso anche paradossali, soprattutto quando si tratta di commentare la politica, l'economia, la filosofia, la teologia. Questo ha fatto sì che Chesterton venisse spesso accostato a scrittori come Charles Dickens, Oscar Wilde, il suo contemporaneo ed amico George Bernard Shaw e Samuel Butler. Ciò che tuttavia lo contraddistingue è il fatto di pervenire a conclusioni spesso diametralmente opposte rispetto ai suoi predecessori e ai suoi contemporanei. In Eretici ad esempio, parlando di Oscar Wilde, Chesterton scrive: "La stessa lezione (di chi cerca pessimisticamente il piacere fine a se' stesso) viene dalla desolata filosofia di Oscar Wilde. È la religione del carpe diem; ma la religione del carpe diem non è la religione della gente felice, ma delle persone estremamente infelici. La gioia non coglie i boccioli di rosa mentre ancora può farlo; i suoi occhi fissano la rosa immortale che vide Dante". Questa ricerca intellettuale si fa più intensa ne L'uomo che fu Giovedì (1908) in cui all'ideale della creazione di un mondo nuovo da parte di uno strano gruppo di sette anarchici che hanno gli stessi nomi dei giorni della settimana, viene contrapposto quello della ricerca della felicità intesa come il vero compimento dell'uomo, dello scontro tra il bene e il male: "Il male è troppo grande e non possiamo fare a meno di credere che il bene sia un accidente, ma il bene è tanto grande che sentiamo per certo che il male potrà essere spiegato". Lo scontro tra bene e male diventa perciò in Chesterton uno scontro anche tra ottimismo laico e ottimismocristiano. Così infatti scrive in "Ortodossia": "Tutto l’ottimismo di quest’epoca è stato falso e scoraggiante, per questa ragione: che ha sempre cercato di provare che noi siamo fatti per il mondo. L’ottimismo cristiano invece è basato sul fatto che noi non siamo fatti per il mondo".
    Una delle teorie di Shaw che Chesterton non poteva accettare fu quella del Superuomo. In "Ortodossia" (1908), a proposito del suo amico George Bernard Shaw, il rappresentante della nuova scuola di pensiero dell'umanitarismo, Chesterton scrive: "L'adorazione della volontà è la negazione della volontà... Non è possibile ammirare la volontà in generale perché l'essenza della volontà è nell'essere individuale". E in Eretici (1905):
    Padre Brown
    Lo stesso amore per l'uomo, per l'uomo a tutto tondo, con i suoi difetti, le sue debolezze, ma anche con la sua capacità di amare che nessun accadimento umano potrà mai spegnere è presente nei racconti di Padre Brown. Il personaggio di Padre Brown, modellato su quello di padre O'Connor, un sacerdote che ebbe grande parte nella sua conversione al cattolicesimo, è infatti, sotto l'apparenza umile e quasi sciatta, non solo una persona dotata di grande empatia fino al punto di immedesimarsi col criminale("Io sono dentro un uomo. aspetto di essere dentro un assassino finché penso i suoi stessi pensieri, e lotto con le sue stesse passioni, finché vedo il mondo con i suoi stessi biechi occhi . Finché anch'io divento veramente un assassino."), ma anche un uomo capace di bontà, di misericordia perché in grado di riconoscere che ogni uomo contiene in se' sia il bene che tutto il male ("Io non ho proprio ucciso quegli uomini materialmente. Intendo dire che ho pensato e ripensato come un uomo possa diventare così, finché non mi resi conto che ero simile a lui, in tutto, eccetto che nella volontà di compiere l’azione finale").
    Ma soprattutto padre Brown è un amante della verità, un acuto osservatore della realtà che non teme di guardare il male negli occhi in quanto è sicuro che il bene sia sempre più grande del male e quindi in grado di affrontarlo e di sconfiggerlo. Chesterton pubblicò 5 volumi dedicati ai racconti di Padre Brown:
    L'innocenza di Padre Brown (The innocence of Father Brown)
    La croce azzurra (The blue cross)
    Il giardino segreto (The secret garden)
    Gli strani passi (The queer feet)
    Le Stelle Volanti (The Flying Stars)
    L'uomo invisibile (The invisible man)
    L'onore di Israel Gow (The honour of Israel Gow)
    La forma errata (The wrong shape)
    I peccati del principe Saradine (The sins of prince Saradine)
    Il martello di Dio (The hammer of God)
    L'occhio di Apollo (The eye of Apollo)
    All'Insegna della Spada Spezzata (The Sign of the Broken Sword)
    I tre strumenti di morte (The three tools of death)
    La saggezza di Padre Brown (The wisdom of Father Brown)
    L'assenza del signor Glass (The absence of mr. Glass)
    Il Paradiso dei Ladri (The Paradise of Thieves)
    Il duello del dottor Hirsch (The duel of dr. Hirsch)
    L'uomo nel vicolo (The man in the passage)
    L'errore della macchina (The mistake of the machine)
    La testa di Cesare (The head of Caesar)
    La parrucca violacea (The purple wig)
    La morte dei Pendragon (The perishing of the Pendragons)
    Il dio dei gong (The god of the gongs)
    L'insalata del colonnello Cray (The salad of colonel Cray)
    Lo strano delitto di John Boulnois (The strange crime of John Boulnois)
    La favola di Padre Brown (The fairy tale of Father Brown)
    L'incredulità di Padre Brown (The incredulity of Father Brown)
    La resurrezione di Padre Brown (The resurrection of Father Brown)
    La freccia del destino (The arrow of even)
    L'oracolo del cane (The oracle of the dog)
    Il miracolo della Mezzaluna (The miracle of Moon Crescent)
    La maledizione della croce d'oro (The curse of the golden cross)
    Il pugnale alato (The dagger with wings)
    La maledizione dei Darnaway (The doom of the Darnaways)
    Lo spettro di Gideon Wise (The ghost of Gideon Wise)
    Il segreto di Padre Brown (The secret of Father Brown)
    Il segreto di Padre Brown (The secret of Father Brown)
    Lo specchio del magistrato (The mirror of the magistrate)
    L'uomo con due barbe (The man with two beards)
    La canzone dei pesci volanti (The song of the flying fish)
    L'attore e l'alibi (The actor and the alibi)
    La sparizione di Vaudrey (The vanishing of Vaudrey)
    Il peggior crimine del mondo (The worst crime in the world)
    La Luna Rossa di Meru (The Red Moon of Meru)
    Il luttuoso signore di Marne (The chief mourner of Marne)
    Il segreto di Flambeau (The secret of Flambeau)
    Lo scandalo di Padre Brown (The scandal of Father Brown)
    Lo scandalo di Padre Brown (The scandal of Father Brown)
    Lo Svelto (The Quick One)
    La maledizione del libro (The blast of the book)
    L'Uomo Verde (The Green Man)
    L'inseguimento del signor Blue (The pursuit of mr. Blue)
    Il crimine del comunista (The crime of the communist)
    La punta di uno spillo (The point of a pin)
    Il problema insolubile (The insoluble problem)
    Il vampiro del villaggio (The vampire of the village)
    Il Chesterbelloc e le accuse di antisemitismo
    Chesterton è stato spesso associato all'amico poeta e saggista Hilaire Belloc, con cui condivideva sia la fede cattolica che la critica nei confronti del capitalismo e del socialismo, a cui opponevano il distributismo. Fu George Bernard Shaw a coniare il nome "Chesterbelloc" per indicare i due scrittori. I due scrittori familiarizzarono per la prima volta in occasione della guerra anglo-boera, nella quale i due, cittadini inglesi, parteggiavano paradossalmente per i coloni boeri.
    Il sodalizio umano e professionale non venne meno che alla morte di Gilbert. Sia Chesterton che Belloc sono stati spesso accusati di antisemitismo. In realtà Chesterton pensava che gli ebrei dovessero avere una terra in cui vivere ed era contrario alla politica antiebraica di Hitler.
    Nel 1934, dopo che Adolf Hitler prese il potere, egli scrisse:
    A proposito di ciò dice comunque Maisie Ward, autrice di una delle prime biografie su Chesterton:
    Chesterton ed il cinema
    Il personaggio di Padre Brown ispirò diverse riuscite opere cinematografiche, tra cui spiccano Uno strano detective - Padre Brown (1954), interpretata da sir Alec Guinness nei panni del prete detective diretta da Robert Hamer (Guinness, successivamente convertitosi al cattolicesimo, attribuì tale conversione alla conoscenza delle opere di Chesterton), e la serie italiana andata in onda a cavallo degli anni 1970-1971 in sei puntate, intepretate da Renato Rascel-Padre Brown e Arnoldo Foà-Flambeau e diretta da Vittorio Cottafavi.
    Si ricorda anche una partecipazione di Chesterton stesso come attore ad un film del 1914 diretto da Percy Nash ed intitolato Rosy Rapture, interpretato insieme a George Bernard Shaw.
    Chesterton e l'Italia
    Chesterton amò molto l'Italia. Oltre ad esservisi recato più volte nella sua vita, vi trovò molto presto un suo pubblico, grazie anche alle primissime traduzioni delle sue opere come Le avventure d'un Uomo Vivo e la serie di Padre Brown. A lanciarlo fu il giornalista e critico Emilio Cecchi, che pubblicò alcuni articoli di Chesterton nella rivista La Ronda, lo tradusse e lo intervistò ed incontrò almeno tre volte (due in Inghilterra, nella sua Beaconsfield, ed una a Roma). Alcuni suoi articoli furono pubblicati su Il Frontespizio, e fu recensito da Giovanni Battista Montini (il futuro Papa Paolo VI).
    Chesterton, che era un giornalista, in uno dei suoi viaggi in Italia ebbe modo di intervistare Benito Mussolini, il quale dichiarò di aver letto alcune sue opere e di aver apprezzato L'uomo che fu Giovedì.
    Influenza culturale
    L'Uomo Eterno contribuì alla conversione di Clive Staples Lewis al cristianesimo. Il romanzo Il Napoleone di Notting Hill ispirò Michael Collins a condurre gli irlandesi alla vittoria contro il dominio inglese.
    Chesterton scrisse un saggio sull'Illustrated London News che ispirò Mohandas Gandhi a guidare il movimento che portò alla fine del dominio coloniale britannico in India.
    Quando fu commissionato di scrivere un libro su San Tommaso d'Aquino, mandò la segretaria a scegliere una pila di libri su San Tommaso in biblioteca, aprì il primo in cima alla pila, lo scorse con il dito, lo chiuse e procedette a dettare un libro su San Tommaso. Non un qualsiasi libro. Il riconosciuto studioso tomistico Etienne Gilson ne disse: "Lo considero senza possibilità di paragone il miglior libro mai scritto su San Tommaso. Nulla di meno del genio può rendere ragione di un tale risultato...".
    Lo scrittore e critico letterario argentino Jorge Luis Borges disse: "La letteratura è una delle forme della felicità; forse nessuno scrittore mi ha dato tante ore felici come Chesterton".
    Opere
    Copertina di Divorce versus democracy, 1916
    (elenco parziale)
    L'utopia degli usurai
    Ortodossia
    Le avventure di un uomo vivo (Manalive), Club degli Editori 1965
    L'osteria volante, Bompiani 2007 (ISBN 978884525950)
    Il candore di Padre Brown, Morganti Editori 2007
    La saggezza di Padre Brown, Morganti Editori 2008
    Eugenetica e altri malanni, Cantagalli, 2008
    L'Uomo Eterno, Rubbettino, 2008
    San Francesco d'Assisi, (St. Francis of Assisi, 1923), Lindau, 2008
    San Tommaso d'Aquino, (St. Thomas Aquinas: The Dumb Ox, 1933), Lindau, 2008
    Note


      ^ G. K. Chesterton, "The Uses of Diversity", 1921
      ^ L'agenzia cui diedero vita il padre e lo zio di Gilbert esiste tuttora a Londra.

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    Collegamenti esterni
    Blog della Società Chestertoniana Italiana
    (EN) Sito della American Chesterton Society
    (EN) Sito del Chesterton Institute for Faith and Culture
    (EN) The Defendant saggio del 1901 (testo completo)
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