Gianni Clerici (80)
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Gianni Clerici (Como, 24 luglio 1930) è un tennista, giornalista e scrittore italiano, tra i maggiori esperti di tennis del mondo.
Carriera tennistica
Nel corso della sua attività tennistica, Clerici ha vinto due titoli nazionali juniores di doppio con Fausto Gardini (1947 e 1948) e sempre da juniores ha raggiunto la finale del singolare nel 1950. Nello stesso anno ha conquistato la "Coppa de Galea" a Vichy, bissando tale successo nel 1952 al "Monte Carlo New Eve Tournament". Come singolarista ha partecipato ai tornei di Wimbledon e Roland Garros.
Carriera giornalistica
La carriera giornalistica di Clerici è iniziata nel 1956, come reporter e editorialista della redazione de “Il Giorno” a Milano.
Ha dedicato al tennis varie pubblicazioni: nel 1965 Il vero tennis, nel 1972 Il tennis facile e quindi 500 anni di tennis, tradotto in Francia, Gran Bretagna, Germania, Giappone e Spagna. Nel 1984 ha scritto la biografia di Suzanne Lenglen, sei volte vincitrice di Wimbledon.
Ha scritto più di 6000 articoli sportivi ed è uno dei commentatori tecnici italiani più importanti, al fianco di Rino Tommasi per SKY Sport. Nel 2002 lo stile delle loro telecronache è stato messo in risalto anche dal settimanale americano "Time" in un articolo dal titolo Tennis, Italian Style.
Nel 1987 ha vinto il “Premio Vallecorsi” come miglior giornalista italiano dell'anno, e nel 1992 il premio “Penna d'Oro” come miglior editorialista italiano.
Nel 2006 è stato inserito nella Hall of fame del Tennis, secondo italiano presente dopo Nicola Pietrangeli (insignito del riconoscimento nel 1986).
Curiosità
Ha sempre dichiarato il suo odio per il calcio
L'ironia e la leggerezza nel commentare il tennis di Clerici, è ritratta anche dai numerosi soprannomi di successo da lui affibbiati ai tennisti moderni: "Andreino" e "Stefanello" per André Agassi e Stefan Edberg, il "Divin scimmiotto" per Pete Sampras, Goran "Crazevic" per Goran Ivanisevic, "Gattone Mecir" per Miroslav Mecir, " Bum Bum" per Boris Becker, fino alla fortunatissima definizione di "arrotino" data, in senso alquanto spregiativo, ai tennisti di nuova generazione che giocano caricando i propri colpi con molto effetto in top-spin. Inoltre Clerici durante le sue molte telecronache tennistiche assieme a Rino Tommasi ha soprannominato Venus Williams "la venere nera", (riferito alla sua bellezza),Lindsay Davenport "Giunone" e Serena Williams " serenona", riferito ai suoi chili di troppo. Ha coniato il termine "erba battuta" per sottolineare il rallentamento del fondo erboso di Wimbledon. Inoltre dice scherzosamente di aver anche inventato una nuova parola assieme a Rino Tommasi: Calvellone, cioè una persona che sta perdendo i capelli, ma quei pochi rimasti sono molto lunghi.
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