Dirk Bogarde (1921-1999)
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Dirk Bogarde in Rete:
Biografia:
(estratta da Wikipedia)Sir Derek Jules Gaspard Ulric Niven Van Den Bogaerde, noto con il nome d'arte di Dirk Bogarde KBE (Londra, 28 marzo 1921 – 8 maggio 1999), fu un attore, cantante e scrittore britannico.
Biografia
Il padre, di origine olandese, è grafico del Times, la madre, Margaret Niven, una raffinata attrice. Presta servizio militare in guerra sia sul fronte europeo che sul Pacifico raggiungendo il grado di capitano, viene fatto prigioniero dall'esercito tedesco e trascorre un duro periodo di prigionia nel campo di concentramento di Bergen-Belsen. Di questa esperienza Bogarde serberà un ricordo indelebile e dalla disumanità sperimentata durante la prigionia molti anni dopo avrà a dire che piuttosto che trovarsi in ascensore con un tedesco, preferiva fare le scale a piedi. Paradossalmente, alcuni dei suoi ruoli più significativi sono proprio di personaggi tedeschi.
Tornato in patria, a 26 anni, è la madre a immetterlo nel mondo dello spettacolo. Grazie al suo aspetto fisico viene ingaggiato dalla Rank Organisation, maggior industria cinematografica britannica. Il suo primo ruolo da protagonista è quello del giovane criminale Riley in Tragica incertezza (The Blue Lamp) (1950) di Basil Dearden; i ruoli successivi rischiano di ingabbiarlo nella figura del criminale disadattato e dal cuore d'oro, ma il ruolo che gli dà la definitiva popolarità è quello del giovane medico nella commedia Quattro in medicina (Doctor in the house) (1954), di cui verranno girati ben sei sequel.
Uomo molto dolce ed elegante, pur essendogli state attribuite molte relazioni con donne (celebre la sua storia sentimentale con Capucine), è rimasto sempre celibe, e la sua lunga convivenza con il suo manager Anthony (Tony) Forwood ha spesso fatto sì che circolassero voci sulla sua omosessualità. Queste voci sono comunque sempre state smentite dall'attore, che ha parlato del suo convivente sempre come un buon amico, con cui ha condiviso due residenze (prima in Inghilterra, poi in Francia) e che ha assistito fino alla morte, sopravvenuta nel 1987 per complicanze legate al morbo di Parkinson.
Con il film Simba (1955), si parla di un suo grande amore con l'attrice Nora Ricci, mentre con il film Un dottore in alto mare (1955) la stampa monta un suo flirt con una giovanissima Brigitte Bardot, in uno dei suoi primi ruoli. Questo contribuisce a fare di Dirk lo scapolo d'oro inglese degli anni '50, ma il ruolo comincia a stargli stretto e l'attore cerca ruoli più complessi, per mettere alla prova le proprie capacità drammatiche.
Nel (1961) fa scalpore il suo ruolo di tormentato avvocato omosessuale nel primo film britannico che affronta l'argomento in modo serio, La vittima di Basil Dearden. Un simile ruolo avrebbe bloccato all'epoca la carriera di chiunque, ma Bogarde lo affronta con coraggio dimostrando le sue doti d'attore. La sua convincente interpretazione porterà anche a un mutamento del costume, poiché il Parlamento del Regno Unito sarà costretto, dal movimento d'opinione creatosi dopo il film, a cancellare alcuni reati legati all'omosessualità.
Negli anni successivi vediamo più volte Bogarde impersonare personaggi ambigui e controversi per grandi registi: in Ombre sul palcoscenico (1963) recita accanto a una Judy Garland in uno dei suoi ultimi ruoli cinematografici. Segue l'interpretazione forse più difficile di tutta la sua carriera ne Il servo (1963), firmato da Joseph Losey, e successivamente Per il re e per la patria (1964) dello stesso regista.
Per John Schlesinger interpreta Darling (1965), poi torna al fedele Losey con Modesty Blaise, la bellissima che uccide (1966) con Terence Stamp e Monica Vitti, e L'incidente (1967) con Jacqueline Sassard.
Recita anche per Richard Attenborough, interpretando Oh, che bella guerra! (1969) con Vanessa Redgrave, e Quell'ultimo ponte nel (1977).
Da ricordare inoltre la sua proficua collaborazione con il cinema italiano: Luchino Visconti non ha dubbi nell'assegnargli le parti dello spietato capitalista Frederick Bruckmann ne La caduta degli dei (1969) e dell'attempato e infelice professore Gustav von Aschenbach nel capolavoro Morte a Venezia (1971), mentre Liliana Cavani gli affida l'interpretazione del perverso Max, l'ex militare nazista de Il portiere di notte (1974).
Altri suoi ruoli di rilievo sono quello del vecchio scrittore in Providence di Alain Resnais (1977), e quello del dissociato pericoloso in Despair di Rainer Werner Fassbinder (1978). Dopo il film Daddy Nostalgie (1990) di Bertrand Tavernier si ritira dal cinema. Scrive sette romanzi e una monumentale autobiografia.
Muore per attacco cardiaco all'età di 78 anni.
Premi
2 BAFTA quale miglior attore britannico, nel 1963 e nel 1965.
Filmografia parziale
Passioni 1949 di French
Tragica incertezza (1950), regia di Basil Dearden
Donna nel fango (1950), regia di Anthony Asquith
I giovani uccidono (1950) di Fisher
Alto comando: Operazione Uranio (1951), regia di Carol Reed
La colpa del marinaio (1952), regia di Charles Crichton
L'ora del grande attacco (1953), regia di Anthony Asquith
I disperati (1953), regia di Spencer Gordon Bennet
Quattro in medicina (1954), regia di Ralph Thomas
Sposi in rodaggio (1954) di Thompson
La tigre nell'ombra (1954), regia di Joseph Losey
Operazione Commandos (1955) di Leacock
La poltrona vuota (1955) di Gilbert
Simba (1955), regia di Ralph Thomas
Un dottore in alto mare (1955), regia di Ralph Thomas
Il giardiniere spagnolo (1956) di Leacock
Dottore a spasso (1956), regia di Ralph Thomas
Colpo di mano a Creta (1957) di Powell
La dinastia del petrolio (1957), regia di Ralph Thomas
Il vento non sa leggere (1958), regia di Ralph Thomas
La città del terrore (1958), regia di Ralph Thomas
Il dilemma del dottore (1959), regia di Anthony Asquith
Il diavolo nello specchio (1959), regia di Anthony Asquith
La sposa bella (1960) di Johnson
Estasi (1960) di Cukor
Il coraggio e la sfida (1961) di Baker
La vittima (1961), regia di Joseph Losey
Parola d'ordine: Coraggio (1962) di Stone
Ponte di comando (1962) di Gilbert
Ombre sul palcoscenico (1962), regia di Ronald Neame
Rose d'autunno (1962) di Luchino Visconti
Troppo caldo per giugno (1963) di Bianchi
Il servo (1963), regia di Joseph Losey
Dottore nei guai (1963), regia di Ralph Thomas
Il cranio e il corvo (1963), regia di Basil Dearden
Per il re e per la Patria (1964), regia di Joseph Losey
Il sole scotta a Cipro (1964), regia di Ralph Thomas
Darling (1965) di Schlesinger
Modesty Blaise' (1965), regia di Joseph Losey
L'incidente (1967), regia di Joseph Losey
Tutte le sere alle nove (1967) di Jack Clayton
L'uomo di Kiev (1968) di John Frankenheimer
Oh, che bella guerra (1969) di Richard Attenborough
La caduta degli dei (1969) di Luchino Visconti
Rapporto a quattro (1969) di Cukor
Su questa roccia (1970) di Greene
Morte a Venezia (1971) di Luchino Visconti
Il serpente (1973) di Verneuil
Il portiere di notte (1974) di Liliana Cavani
CIA(1975) di Frankel
Providence(1976) di Alain Resnais
Quell'ultimo ponte (1977), regia di Richard Attenborough
Despair (1978) di Rainer Werner Fassbinder
Daddy Nostalgie 1990 di Bertrand Tavernier
Collegamenti esterni
Scheda su Dirk Bogarde dell'Internet Movie Database
Portale Cinema
Portale Biografie
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