Bernardo Bertolucci (69)
Informazioni di base:
Bernardo Bertolucci in Rete:
Biografia:
(estratta da Wikipedia) Oscar al miglior regista 1988
Oscar alla migliore sceneggiatura non originale 1988
Bernardo Bertolucci (Parma, 16 marzo 1941) è un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano.
Biografia
Le origini
Primogenito del poeta Attilio Bertolucci (San Lazzaro, Parma, 18 novembre 1911 - Roma, 14 giugno 2000), cugino del produttore cinematografico Giovanni (Parma, 24 giugno 1940) e fratello dell'autore teatrale e regista cinematografico Giuseppe (Parma, 27 febbraio 1947).
Gli inizi con Pasolini
Inizialmente sembra seguire la strada paterna, interessandosi di poesia e iscrivendosi alla Facoltà di Letteratura Moderna dell'Università La Sapienza di Roma, ma ben presto abbandona gli studi per il cinema facendo da assistente a Pier Paolo Pasolini, suo vicino di casa, ai primi passi come sceneggiatore nel mondo della settima arte. Con una camera a passo ridotto Bertolucci gira due cortometraggi amatoriali nel biennio 1956-1957, La teleferica e La morte del maiale.
Proprio grazie a Pasolini e all'interessamento del produttore Cino Del Duca, Bertolucci lavora come assistente nel primo film diretto dal letterato friulano, Accattone (1961). Su quel set incontra l'attrice Adriana Asti, che sarà poi sua compagna per diversi anni. L'anno seguente, con Tonino Cervi come produttore, realizza il suo primo lungometraggio, La commare secca, su soggetto e sceneggiatura di Pier Paolo Pasolini, che inizialmente avrebbe dovuto esserne anche il regista.
Una personale poetica
Si stacca ben presto dal mondo e dalla poetica pasoliniani per inseguire un'idea personale di cinema basata sostanzialmente sull'individualità di persone che si trovano di fronte a bruschi cambiamenti del loro mondo e di quello circostante, a livello esistenziale e politico, senza che essi possano o vogliano cercare una risposta concisa.
Prima della rivoluzione
Tale tematica sarà presente praticamente in tutte le opere di Bertolucci, a partire dal secondo film, Prima della rivoluzione (1964), dove è esemplificata molto chiaramente nella storia di un giovane della borghesia agricola medio-alta di Parma, (Francesco Barilli) il quale, incapace di reagire al suicidio del suo amico più caro e incerto su una direzione da prendere, si getta a capofitto in una relazione con una matura e piacente zia (Adriana Asti) giunta da Milano. Entrambi, però, si rendono conto che quella storia non può durare - lei è anche in cura da uno psicologo - e alla partenza della donna, al giovane non resta che impalmare la promessa sposa imposta dalla famiglia.
Anche nei film che seguono, Bertolucci continua il suo personale discorso intorno all'ambiguità esistenziale e politica, soprattutto in Partner (1968), interpretato da Pierre Clementi, ne Il conformista (1970) con Jean-Louis Trintignant e con Strategia del ragno; opere presentate in diversi festival ma dallo scarso successo di pubblico.
Nel 1971 fu tra i firmatari del documento pubblicato sul settimanale L'espresso contro il commissario Luigi Calabresi.
Lo scandalo di Ultimo tango a Parigi
La grande notorietà per Bertolucci arriva nel 1972, con un film "scandaloso" che ha di fatto segnato un'epoca: Ultimo tango a Parigi, con Marlon Brando e Maria Schneider, Jean-Pierre Leaud e Massimo Girotti, dove il sesso è visto come unica risposta possibile, ma non definitiva, al conformismo del mondo circostante; i protagonisti di questo film, come quelli che seguiranno, sono esseri alla deriva, quasi sbandati, la cui unica via d'uscita è la trasgressione.
Il film, dopo la sua prima proiezione a New York, subì notevoli traversie censorie in Italia (che comunque non impedirono al film di piazzarsi secondo nella classifica cinematografica 1972-1973); ben presto sequestrata, la pellicola venne ritirata dalla Cassazione il 29 gennaio 1976, e il regista fu condannato per offesa al comune senso del pudore, colpa per la quale venne privato dei diritti civili per cinque anni, fra cui il diritto di voto. Dopo svariati processi d'appello, la pellicola venne dissequestrata nel 1987. Le rimaste dopo il macero vennero depositate alla Cineteca Nazionale di Roma e quelle integrali, conservate in cineteche estere, sono servite come base per editare il film in DVD.
Notorietà a livello mondiale
Bertolucci incrementa la sua notorietà con le opere successive, da Novecento (1976), epico affresco delle lotte contadine emiliane dai primi anni del secolo alla Seconda guerra mondiale che si avvale di un prestigioso cast internazionale (da Robert De Niro a Gerard Depardieu, Donald Sutherland, Sterling Hayden, Burt Lancaster, Dominique Sanda) a La luna, ambientato a Roma e in Emilia Romagna, in cui affronta lo scabroso tema della droga e dell'incesto, fino a La tragedia di un uomo ridicolo (1981), con Ugo Tognazzi.
Arrivano gli Oscar con L'ultimo imperatore
Negli anni Ottanta Bertolucci gira soprattutto all'estero kolossal di straordinaria potenza visiva. Nel 1987 dirige in Cina L'ultimo imperatore, un grande successo internazionale che si aggiudica ben nove premi Oscar, tra cui quelli per il miglior film e la migliore regia. Nel 1990 gira in Marocco il film Il tè nel deserto (1990), tratto da un romanzo di Paul Bowles, mentre nel 1993 è la volta del Piccolo Buddha con Keanu Reeves, ambientato in Nepal e negli Stati Uniti.
Gli ultimi film
In seguito il regista torna a girare in Italia riprendendo le sue predilette tematiche intimiste con risultati alterni di critica e pubblico, a partire da Io ballo da sola (1996), per proseguire con L'assedio (1998). Del 2003 è il nostalgico The Dreamers - I sognatori, che ripercorre una vicenda di passioni politiche e rivoluzioni sessuali di una coppia di fratelli, nella Parigi del 1968.
Nel 2007 riceve il Leone d'Oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia.
Anche sceneggiatore, produttore e attore
Per il cinema Bertolucci ha scritto anche numerose sceneggiature per i film suoi e per quelli diretti da altri, due dei quali da lui prodotti.
La sua unica esperienza come attore si è avuta con il film Golem, lo spirito dell'esilio diretto nel 1992 da Amos Gitai. Dopo il divorzio con Adriana Asti sposa Clare Peploe, sceneggiatrice e regista autrice insieme a Mark Peploe di Professione Reporter, già collaboratrice di Michelangelo Antonioni.
Controversie
Fu tra gli intellettuali che firmarono un manifesto, pubblicato sull' Espresso con cui accusarono il commissario Luigi Calabresi di essere un torturatore e di essere responsabile della fine dell'anarchico Pinelli.
Riconoscimenti
Premi cinematografici
- Festival internazionale del film di Locarno
1997: Pardo d'onore
Onorificenze
Grand'Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana
— Roma, 2 giugno 1988. Su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte
«Per aver saputo coniugare poesie e grande cinema come nella storia del cinema italiano. Per aver saputo far dialogare culture e mondi diversi rimanendo fortemente radicato alla cultura del proprio paese. Per aver saputo rappresentare con passione e con coraggio la storia politica, sociale e culturale degli ultimi cento anni.»
— Roma, 21 febbraio 2001.
Filmografia
Regista
1956: La teleferica (cortometraggio)
1957: La morte del maiale (cortometraggio)
1962: La commare secca (anche soggetto e sceneggiatura)
1964: Prima della rivoluzione (anche soggetto e sceneggiatura)
1965: La via del petrolio (film inchiesta per la televisione)
1966: Il canale (documentario)
1967: Amore e rabbia (epis. Agonia, anche soggetto e sceneggiatura, uscito nelle sale nel 1969)
1968: Partner - Il sosia (anche soggetto e sceneggiatura)
1970: Il conformista (anche sceneggiatura)
1970: Strategia del ragno (anche soggetto e sceneggiatura)
1971: La salute è malata (I poveri muoiono prima) (documentario a mediometraggio)
1971: 12 dicembre (documentario)
1972: Ultimo tango a Parigi (anche soggetto e sceneggiatura)
1976: Novecento (anche soggetto e sceneggiatura)
1979: La luna (anche soggetto e sceneggiatura)
1981: La tragedia di un uomo ridicolo (anche soggetto e sceneggiatura)
1984: L'addio a Enrico Berlinguer (documentario)
1987: L'ultimo imperatore (anche soggetto e sceneggiatura)
1990: 12 registi per 12 città (epis. Bologna)
1990: Il tè nel deserto (anche soggetto e sceneggiatura)
1993: Piccolo Buddha (anche soggetto e sceneggiatura)
1996: Io ballo da sola (anche soggetto e sceneggiatura)
1999: L'assedio (anche soggetto e sceneggiatura)
2002: Ten minutes older: the cello (cortometraggio, anche soggetto e sceneggiatura)
2003: The Dreamers - I sognatori (anche soggetto e sceneggiatura)
Sceneggiatore
1961: Accattone di Pier Paolo Pasolini (aiuto regista)
1966: Ballata da un miliardo di Gianni Puccini
1967: C'era una volta il West di Sergio Leone
Produttore
1982: Sconcerto rock di Luciano Manuzzi
1983: Io con te non ci sto più di Gianni Amico
2001: Il trionfo dell'amore di Clare Peploe
Attore
1992: Golem, lo spirito dell'esilio di Amos Gitai
Voci correlate
Pier Paolo Pasolini
Altri progetti
Wikiquote
Wikiquote contiene citazioni di o su Bernardo Bertolucci
Note
^ Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana Sig. Bernardo Bertolucci
^ Medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte Bernardo Bertolucci regista
Collegamenti esterni
Scheda su Bernardo Bertolucci dell'Internet Movie Database
Portale Biografie
Portale Cinema
Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Bernardo_Bertolucci"
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