Alberto Ginulfi (69)
Informazioni di base:
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Biografia:
(estratta da Wikipedia)Alberto Ginulfi (Roma, 30 novembre 1941) è un ex calciatore italiano attivo negli anni 60-70 nel ruolo di portiere.
Carriera
Cresciuto nella Roma, inizialmente riserva di Cudicini e Pizzaballa, dopo essersi tolto la soddisfazione di diventare nel 1959 campione d'Italia con i colori giallorossi nelle categorie giovanili, conquistò la maglia da titolare nella stagione 1969-70.
Estremo di sicuro rendimento, venne definito "il portiere moderno per eccellenza" .
Dopo aver difeso senza rivali la porta romanista per 3 stagioni, dovette cedere il passo a Paolo Conti, rassegnandosi alla panchina per tutta la stagione 1974-75, senza disputare alcun incontro.
La sua carriera proseguì nel Verona (1975-76), disputando una positiva stagione conclusasi con la salvezza della squadra scaligera ed il raggiungimento della finale di Coppa Italia.
Ginulfi passò infine alla A.C.F. Fiorentina, come riserva del promettente Massimo Mattolini. Per lui comunque, in maglia viola, una sola presenza di 45 minuti e la certezza di aver concluso il suo ciclo, anche a causa di problemi fisici che l'avevano perseguitato anni prima, togliendogli probabilmente la possibilità di ottenere maggiori soddisfazioni.
Chiusa l'avventura a Firenze, gioca ancora una stagione nelle file della Cremonese, in Serie B, lasciando definitivamente il calcio giocato nel 1978.
Palmares
1 Coppa Italia- A.S. Roma 1963-64
1 Coppa Italia- A.S. Roma 1968-69
1 Coppa Anglo-Italiana - A.S. Roma- 1971-72
Curiosità
Riuscì, durante un'amichevole con il Santos, a parare un rigore a Pelè, impresa che davvero pochissimi portieri possono vantare.
Curiosità
Da un'intervista sul "Tifone": "Ginulfi, è cambiata la sua vita da quando ha raggiunto il successo?". Ginulfi: "E come. Era dura alzarsi alle quattro per andare a vendere il pesce e poi giocare al pomeriggio morto di sonno e di fatica…". Romano di San Lorenzo, lavorava, appunto, al banco del pesce dalla zia a Piazza Vittorio. Nelle giovanili si rivelò quasi imbattibile ("Il Calcio illustrato"). La Roma voleva acquistare Zoff, per cento milioni più Matteucci, ma aveva ancora un ottimo Cudicini e un ragazzo promettentissimo come riserva. Un ragazzo venuto fuori insieme a Carpenetti e De Sisti. Secondo Alberto Marchesi De "Il Corriere dello Sport", in un articolo del 1971, il portiere moderno per eccellenza. Più di un decennio di Roma, con le sue parate e la sicurezza dell'estremo difensore di razza. Dopo un derby vinto: "Albertone ha preso tutte le palle con la disinvoltura di Zamora". Un bel portiere, con qualche problema fisico… In una delle sue ultime stagioni fu ricoverato per una contrazione al muscolo del cuore (forse una pallonata). Una sorta di Telenovela, tra Roma e Manchester per vari mesi. Alberto Ginulfi che, secondo lo zodiaco avrebbe dovuto vincere uno scudetto nella stagione 1967-68. Il marito della cugina di De Sisti. Fu sostituito tra i pali da Paolo Conti e finì al Verona. Poi tornò e divenne allenatore dei portieri (negli anni '80). In un'amichevole parò un rigore al grande Pelè. Trentaquattro presenze in Coppa Italia; nove in Coppa delle Coppe.
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